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Dal 2015 al 2023, grazie all'Antitrust, i consumatori hanno ottenuto benefici per 8,4mld

L'Antitrust , ovvero l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, si occupa di difendere le imprese e i consumatori . Sono stati analizzati tali benefici in un periodo di tempo che parte dal 2015 fino al 2023 e si è stimato un benefit di ben 8,4 miliardi di euro . Tale stima è stata presentata da Roberto Rustichelli , presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, nella Relazione annuale sull’attività svolta. Stima realizzata tramite la metodologia sviluppata dall’ OCSE nel 2014. I benefici sono suddivisi in 4 settori ovvero:  Concorrenza Rating legalità Consumatore Energia Tali benifici consistono nei costi che gli acquirenti dei prodotti e/o dei servizi interessati avrebbero continuato a sostenere in assenza dell’intervento a tutela della concorrenza e che quindi sono stati evitati in conseguenza dei provvedimenti dell’Autorità.

Test anti-Covid: tamponi gratuiti per gli impossibilitati a vaccinarsi e prezzi calmierati

Nonostante il numero di vaccinati sia sufficientemente confortante per scongiurare una nuova impennata di contagi e ricoveri, è ancora presente nella popolazione un gran numero di cittadini senza neppure una dose somministrata.  

Questa volta non è colpa di ritardi di forniture o malagestione, ma esplicita volontà individuale. Dunque, come ultimo incentivo alla vaccinazione, dal 15 ottobre il governo ha deciso di estendere l'obbligo di Green pass a tutti i lavoratori, sia pubblici che privati. Sicuramente una misura forte, ma che mette di fronte a un bivio gli ultimi indecisi: vaccinarsi o effettuare un tampone - a proprie spese - ogni 72. 

Come si legge nel testo finale del nuovo dl sul Green pass, sono stati stanziato 105 milioni per i tamponi gratuiti a coloro impossibilitati a vaccinarsi e inoltre è stato calmierato il prezzo dei test somministrati dalle farmacie autorizzate. Dal documento si legge che il prezzo calmierato è «assicurato anche da tutte le strutture sanitarie convenzionate, autorizzate o accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale e autorizzate dalle regioni alla somministrazione» e coloro che non si adeguano rischiano multe da 1000 a 10000 euro e la chiusura dell’attività per massimo cinque giorni. 

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