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Dazi: cosa succederà ai prezzi Apple in Italia?

Allarmismi ? No grazie! Prima di tutto: niente panico. L'ipotesi di un i Phone da 2300 euro o, meglio, dollari che circola da qualche giorno in rete può essere letta in due modi: come fantascienza oppure come una provocazione per risaltare quali potrebbero essere gli effetti dei dazi sul commercio , in generale, e sul marchio Apple , nel caso di specie.  Ciò premesso, prima di procedere con eventuali stime, è opportuno considerare le politiche perseguite da Apple negli ultimi anni . Infatti, sotto la spinta dei dazi imposti dalla prima amministrazione Trump e della pandemia, Apple aveva intrapreso un faticoso piano di diversificazione produttiva . La produzione di iPad ed AirPods è stata delocalizzata in Vietnam, mentre quella di iPhone in in India, al fine di ridurre il peso dell'interdipendenza economica con Pechino.  Nel nuovo scenario globale che si sta delineando , il sopracitato piano rischia di scatenare una sorta di effetto boomerang , in quanto né il Vietnam né l...

E-commerce, a Natale si compra online anche se si ha paura delle frodi



Fonte: Key4biz


Una nuova indagine condotta tra Europa e Stati Uniti rivela che oltre il 45% dei consumatori teme di acquistare involontariamente prodotti contraffatti in rete. Uno su tre denuncia di essere stato già ingannato e di averne comprati.

Sono i dati relativi all’indagine MarkMonitor sugli acquisti online, “Global Online Shopping Survey 2017 — Counterfeiting Concerns”, che ha coinvolto quasi 3.500 persone, con il fine di realizzare una panoramica sulla contraffazione. Lo scopo dell’indagine è stato quella di valutare gli atteggiamenti e le esperienze online dei consumatori, su come agiscono acquistando sul web, se comprano consapevolmente prodotti contraffatti, quali canali prediligono e se si pongono problemi di sicurezza.

L’85% dei consumatori chiede ai brand di fare di più per contrastare il fenomeno, che lo ricordiamo nel 2016 ha consentito a gruppi di cyber criminali di guadagnare oltre460 miliardi di dollari.Nel 34% dei casi di prodotti contraffatti acquistati online, gli intervistati hanno dichiarato di essere stati frodati tra due e tre volte. Il 63% ha paura di comprare prodotti contraffatti soprattutto per i bambini. In Italia tale dato sale all’86%.

Nonostante questo, i consumatori rimangono fiduciosi nel mezzo internet e il 47% di loro continua a fare shopping online, il 56% via smartphone. Lo scorso anno gli acquisti online in Gran Bretagna hanno generato una spesa complessiva di 133 miliardi di sterline, negli USA 395 miliardi di dollari, con un balzo in avanti del 16% sul 2015.

Per quanto riguarda i consumatori italiani, in vista del Natale 2017, una nuova indagine di Speedvacanze.it ha rivelato che la gran parte spera di ricevere in dono soprattutto viaggi, indicati dal 21% del campione, regali tecnologici (19%), orologi, penne e gioielli (18%) e capi di abbigliamento e accessori (16%). Ma anche profumi (nominati dal 12% degli interpellati), libri e calendari (7%) e prodotti enogastronomici (4%).

Sempre più persone quindi fanno affidamento sulla tecnologia per acquistare regali, cibo e abbigliamento; infatti, secondo un altro studio condotto da Deloitte, l’83% dei consumatori quest’anno intende acquistare online spendendo circa 228 dollari in più a famiglia rispetto al 2016.

Purtroppo, nonostante i pericoli e i potenziali rischi per i dati, la ricerca mostra che solo la metà dei consumatori effettua il backup dei propri dati e il 34% di loro ammette di non effettuare il backup online. Questo comportamento, nel peggiore dei casi, potrebbe lasciare molti consumatori al verde e senza la possibilità di accedere ai propri dati durante il periodo natalizio. Ma c’è un modo semplice per evitare questo problema: il backup regolare dei dati e l’introduzione di misure di sicurezza potenziate che garantirebbero ai consumatori tranquillità per tutto l’anno, assicurando la protezione delle informazioni.

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