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Panettoni del supermercato 2025: i migliori secondo Altroconsumo

Se pensi che i panettoni artigianali siano troppo costosi, il test di Altroconsumo 2025 ha una proposta interessante: i migliori panettoni del supermercato combinano qualità e prezzi accessibili . Il panettone che si piazza al primo posto costa in media circa 6 euro, con un range di prezzo che va da 5,49 a 6,49 euro, decisamente più conveniente rispetto ai 30–45 euro richiesti dai panettoni artigianali più rinomati. Il confronto con l’artigianale Il panettone migliore della grande distribuzione ha ottenuto 65 punti su 100, un punteggio che si discosta dai 93 punti del panettone artigianale di punta. Tuttavia, la differenza di prezzo è notevole: con il costo di un solo panettone artigianale di alta qualità, puoi portarti a casa fino a otto panettoni da supermercato. Anche il panettone artigianale “più economico” rimane almeno cinque volte più caro. Gli ingredienti fanno la differenza Altroconsumo ha esaminato i panettoni partendo dagli ingredienti fondamentali: uova, burro e frutta. L...

Prezzi energia in calo: opportunità per i consumatori



Ad agosto 2025, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica si è posizionato attorno a 0,109 €/kWh, mostrando un leggero calo rispetto a luglio. All'inizio di settembre, il valore ha fatto un piccolo balzo a 0,111 €/kWh, rimanendo comunque inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024, con una diminuzione annuale del 3,8%. Anche il gas naturale ha registrato tendenze positive: il prezzo sul Punto di Scambio Virtuale (PSV) è sceso a 0,3925 €/Smc, con un abbassamento del 6% rispetto a luglio.


Opportunità per famiglie e imprese


La diminuzione dei prezzi all’ingrosso si riflette nelle offerte del mercato libero, dove molti fornitori stanno presentando tariffe fisse o indicizzate più vantaggiose rispetto ai valori medi. È quindi un ottimo momento per rivedere le proprie condizioni contrattuali, così da poter bloccare tariffe più convenienti in vista dell’inverno.


Oltre il prezzo: cosa valutare


Come evidenziato da Consumerismo, la scelta del fornitore non dovrebbe basarsi solo sul prezzo al kWh o al metro cubo, ma anche su altri fattori importanti: quota fissa mensile, trasparenza contrattuale, modalità di rinnovo e qualità del servizio clienti.


Cambio fornitore sempre più semplice


Attualmente, il passaggio a un nuovo gestore richiede dai 30 ai 60 giorni. Tuttavia, con l’implementazione della Direttiva UE 2019/944, dal 1° gennaio 2026 il cambio sarà completato in 24 ore lavorative, e dal 1° luglio 2026 sarà possibile effettuare voltura e cambio fornitore gas in un’unica operazione.


Il consiglio: agire ora


Consumerismo ci esorta a non rimanere con le mani in mano. Bloccare adesso una tariffa vantaggiosa potrebbe essere la chiave per proteggerci da futuri aumenti, assicurandoci risparmi e una stabilità economica nei mesi più freddi.



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