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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

Sciopero dei benzinai sino a venerdì, protesta contro governo e compagnie



Sciopero nazionale dei benzinai per due giorni, da mercoledì 6 novembre (oggi) a venerdì 8 novembre. Molti impianti resteranno infatti chiusi, sia autostradali che stradali, a seguito dello sciopero promosso dalle organizzazioni di categoria Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio. Non solo chiusura, è prevista per oggi infatti una manifestazione in piazza del Parlamento

Confesercenti ha indetto la protesta «contro la politica fiscale del governo e contro la negazione dei diritti ad una categoria allo stremo» e «nei confronti del governo, che sta gravando - con adempimenti inutili e cervellotici - su l'intera categoria con provvedimenti che vanno: dalla fatturazione elettronica, ai registratori di cassa telematici (anche per fatturati di 2 mila euro/anno); dalla rimodulazione dell'indice sintetico di affidabilità fiscale (Isa) irraggiungibile per i gestori, all'introduzione di documenti di trasporto (Das) e modalità di registrazione giornaliera in formato elettronico; dall'invio dei corrispettivi giornalieri in formato elettronico fino al gravame fiscale e contributivo per i gestori che non ricevono - in tempo - da fornitori e agenzia delle entrate i documenti necessari per la loro contabilità». 

La protesta non è rivolta solo contro il governo, accusato di aver preso interventi senza andare di pari passo con una valutazione degli impatti sulla categoria, ma anche contro le compagnie petrolifere e contro i titolari di impianti accusati di essere operatori border line che «fanno strame dei contratti e delle leggi nel più assoluto silenzio della pubblica amministrazione che assiste allo scempio nel più colpevole dei silenzi che realizzano quell'abuso di dipendenza economica cui il gestore è costretto per non soccombere. E come se non bastasse, a tutto questo si somma il rifiuto a rinnovare gli accordi economici ampiamente scaduti negando persino il riconoscimento dei maggiori costi di gestione scaricati in capo ai gestori». 

Tuttavia, per quanto riguarda i consumatori, dalle federazioni di categoria fanno sapere che saranno assicurati i servizi minimi di garanzia.

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