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Vuoi vendere qualcosa online? attenzione alla truffa del finto corriere

Può capitare di ritrovarsi a vendere online qualche nostro oggetto che non ci serva più. Di norma non è un'operazione troppo complessa grazie ai vari marketplace esistenti, eppure, bisogna stare molto attenti alle innumerevoli truffe che vengono messe in atto. Una delle ultime trovate è " la truffa del corriere ", una truffa abbastanza articolata che inizia con il messaggio di un'acquirente da subito interessato al prodotto e pronto a comprarlo . L'acquirente però, per diversi motivi inventati, propone il pagamento tramite corriere ovvero che quando il corriere viene a ritirare il pacco con il prodotto vi consegnerà una busta con l'ammontare pattuito . Ovviamente i corrieri non offrono questo servizio quindi stiamo parlando di una truffa. In caso dovessimo accettare possono nascere diverse truffe La richiesta di una caparra per far venire il corriere tramite un sito facksimile a quello reale della compagnia. Ovviamente in questo caso non verrà mai nessuno

Creme spalmabili: cosa contengono?


Fonte: laRepubblica.it

Poche nocciole, tanto zucchero e molti grassi. È il ritratto delle più diffuse creme spalmabili alla nocciola tracciato da un test del Centro tutela consumatori utenti dell’Alto Adige. L’analisi, che ha preso spunto da una analoga condotta in Germania dalla rivista dedicata ai consumatori Oko-test, ha messo in luce come questi prodotti siano delle bombe caloriche che arrivano a contenere anche il 58% di zuccheri e una quantità di grassi che va dal 30% al 45%. Piuttosto scarso invece quello che dovrebbe essere l’ingrediente principale: le nocciole che in alcuni casi superano di poco il 10%.

In particolare il Centro tutela consumatori utenti dell’Alto Adige ha concentrato l’attenzione su 27 marche diverse di crema alla nocciola tra quelle più vendute come Nutella, Novi, Pernigotti, Rigoni. Ma anche quelle a marchio Despar e Coop. Il test ha inoltre preso in esame 15 creme bio tra quelle più vendute in Alto Adige. Tutti i prodotti sono stati analizzati sulla base di tre caratteristiche: la quantità di nocciole, la percentuale di zucchero (per 100 gr), la quota di grassi presenti e il prezzo.

Nocciole: chi le ha viste? La principale caratteristica delle creme spalmabili dovrebbe essere quella di essere a base di nocciole. Dovrebbe, perché in realtà non è sempre così. Secondo le analisi condotte dall’associazione dell’Alto Adige tra le marche che ne contengono di più c’è Oberholler (46%), Novi (45%), Pernigotti Gianduia Nero (30%) e Pernigotti Gianduia (29%). In fondo alla classifica si posizionano invece Nutella, con solo il 13% di nocciole, e due creme biologiche vendute in tutte Italia: Coop Solidal (10%) e Ecor le creme nocciola e cacao (13%).

Zuccheri in abbondanza. Se le nocciole scarseggiano, non succede altrettanto per lo zucchero, presente in abbondanza in tutti i vasetti testati. Compreso tra i 31,1 e i 62 grammi (per 100 grammi di prodotto), in 15 delle creme analizzate lo zucchero è pari persino al 50% dell’intero prodotto. Una quantità consistente se si tiene presente che secondo le indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), la quantità massima di zuccheri che un adulto può assumere ogni giorno è pari al massimo a 50 grammi (circa 10 cucchiaini). Tuttavia l’Oms raccomanda da anni di ridurre questa quantità, arrivando a non più di 25 grammi (5 cucchiaini) al giorno. Una dose ampiamente superata dalla maggior parte dei prodotti analizzati. In testa alla classifica delle creme più zuccherate c’è Ecor, costituita per quasi due terzi da questa sostanza. Superano la soglia del 50% anche Nutella (56,3 grammi), Pernigotti Gianduia (55 grammi), Coop Solidal (57 grammi) e anche una crema spalmabile di Altromercato che al posto delle nocciole contiene anacardi (56 grammi). Dalla ricerca è emerso inoltre che i vasetti più ricchi di zucchero sono anche quelli che contengono meno grassi anche se, in generale, tutte le creme ne contengono una quantità compresa tra 24 e 50,4 grammi (per 100 grammi di prodotto).

Aromi e oli completano la ricetta. Nocciole, zucchero e cacao come recitano i claim pubblicitari di alcune creme spalmabili sono solo alcuni dei molti ingredienti che le compongono. «La maggior parte delle creme alla nocciola – scrive infatti il centro nella sua relazione – è composta da sei a nove ingredienti». Tra questi si segnalano oli e grassi di varie piante, emulsionanti (additivi alimentari che rendono stabili le miscele a base di acqua e grassi) come lecitina di girasole o di soia, e aromi. Questi ultimi in particolare possono essere di origine naturale o artificiale. I primi, più costosi, sono presenti nella maggior parte delle creme analizzare. Quelli artificiali sono invece presenti solo in cinque prodotti, inclusi quelli discount o di marca come nel caso della Nutella.

La qualità si paga. Ultima variabile analizzata dal Centro consumatori dell’Alto Adige è il prezzo. Un elemento da cui sono emerse poche sorprese. Se infatti in generale le creme spalmabili costano circa 11 euro al chilo, quelle con la più alta quantità di frutta secca sono anche quelle più care. È questo il caso di Oberholler che arriva a 34,5 euro al kg o di una marca locale (Gepa) che supera i 46 euro al kg a fronte di una composizione priva di grassi e aromi. Tra le creme che costano meno ci sono invece Nutella (8,75 euro/kg) e Dolciando (3,73 euro/kg). Dall’analisi è emerso infine che i prodotti biologici costano in media un po’ di più (circa 14 euro) rispetto a quelli convenzionali.

Prezzi a parte, dallo studio emerge come sia fondamentale, visto l’alto contenuto di zuccheri, controllare la lista degli ingredienti e la tabella nutrizionale di questi prodotti. «Il consiglio – ha precisato Silke Raffeiner, consulente dell'alimentazione del Centro Tutela Consumatori Utenti – è quello di gustare la crema alla nocciola nelle occasioni speciali e non per la prima colazione o per uno spuntino».

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