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Guida all’acquisto dei ventilatori: tipologie, consumi e consigli utili

  Con l’estate che bussa alla porta, chi non ha un condizionatore in casa spesso si rivolge alla soluzione più semplice e accessibile: il ventilatore. Ma come orientarsi tra i tanti modelli disponibili? E quanto consuma realmente? In questa guida troverai tutte le informazioni necessarie per fare una scelta consapevole. Quale ventilatore fa per te? I ventilatori non sono tutti uguali. Ci sono modelli fissi, come quelli a soffitto o a parete, che richiedono un’installazione più stabile ma offrono un flusso d’aria ampio e costante, perfetti per ambienti grandi. Se invece cerchi qualcosa di più versatile, ci sono i ventilatori mobili, come quelli a piantana, a torre o da tavolo , che puoi facilmente spostare da una stanza all’altra. Per un uso più personale o da scrivania, ci sono anche i modelli portatili a batteria o USB . Infine, se desideri un effetto rinfrescante simile a quello dell’aria condizionata, potresti considerare un ventilatore nebulizzatore o evaporativo , che utilizz...

Cresce il settore delle assicurazioni di tutela legale






Una certezza in più, soprattutto per liberi professionisti e imprenditori. L’assicurazione di tutela legale è in costante crescita in Italia: si tratta di polizze che rimborsano il costo dell’avvocato nel caso in cui l’assistito dovesse finire coinvolto in una causa legale.


Secondo i dati di Das, la compagnia del gruppo Generali Italia specializzata in questo tipo di polizze, la raccolta premi nel nostro Paese è triplicata dal 2000 al 2017, passando da 126 a 417 milioni di euro. Si tratta del 5% della raccolta complessiva dell’intero ramo in Europa. Sono diverse le eventualità in cui intervengono le polizze di tutela legale: cause di lavoro, incidenti stradali ma anche liti condominiali o truffe nell’acquisto di prodotti e servizi. Quasi sempre si tratta di polizze che coprono anche i familiari, basta indicarli al momento della sottoscrizione.

Nonostante la loro diffusione sia aumentata in Italia, in altri Paesi europei queste assicurazioni hanno un tasso di penetrazione molto maggiore. In Germania una famiglia su due (40%) ha sottoscritto una polizza di tutela legale per un totale 3,4 miliardi di euro di raccolta premi lordi: quasi la metà del mercato europeo è rappresentato da polizze tedesche. Seguono Francia (1,1 miliardi), Olanda (682 milioni), Austria (543 milioni), Svizzera (536 milioni), Belgio (519 milioni) e Gran Bretagna con 483 milioni.



Chi stipula un’assicurazione di questo tipo sa che la compagnia pagherà le spese legali per le cause in cui si troverà coinvolto. In ogni caso la compagnia tenterà sempre, come primo passo, di risolvere la questione in modo amichevole, senza cioè passare per il tribunale. Se le “buone” falliscono, però, molte compagnie valutano le possibilità di successo prima di agire in giudizio.


Nel settembre del 2016 Altroconsumo ha realizzato un approfondimento proprio su questi strumenti assicurativi mettendone a confronto 16, il cui costo medio è di circa 170 euro l’anno. L’associazione ha rilevato che, molto spesso, le compagnie non prevedono tutele in caso di controversie sorte in seguito alla compravendita e la costruzione di immobili. Eventualità molto ricorrenti nel nostro Paese. Attenzione anche alle cause di diritto di famiglia (divorzi, separazioni, successioni o donazioni), anch’esse molto frequenti. Solo metà dei contratti analizzati da Altroconsumo offre una copertura in casi del genere.

Occhio ai tempi. Un errore comune tra chi stipula una polizza di tutela legale è quello di denunciare il fatto alla propria compagnia nel momento in cui arriva a casa la lettera dell’avvocato della controparte. In realtà la maggior parte delle polizze, come ha spiegato Altroconsumo, prevedono che la compagnia vada avvertita entro tre giorni dal verificarsi dell'evento che potrebbe causare la lite.

Se l'evento ha rilevanza penale, ad esempio una persona ferita involontariamente, bisogna chiamare la compagnia appena avviene il fatto, senza aspettare la querela della persona offesa. Nel caso di contratti non rispettati, l'assicurazione dev'essere coinvolta nel momento in cui si viola quanto è stato firmato.

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