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Vuoi vendere qualcosa online? attenzione alla truffa del finto corriere

Può capitare di ritrovarsi a vendere online qualche nostro oggetto che non ci serva più. Di norma non è un'operazione troppo complessa grazie ai vari marketplace esistenti, eppure, bisogna stare molto attenti alle innumerevoli truffe che vengono messe in atto. Una delle ultime trovate è " la truffa del corriere ", una truffa abbastanza articolata che inizia con il messaggio di un'acquirente da subito interessato al prodotto e pronto a comprarlo . L'acquirente però, per diversi motivi inventati, propone il pagamento tramite corriere ovvero che quando il corriere viene a ritirare il pacco con il prodotto vi consegnerà una busta con l'ammontare pattuito . Ovviamente i corrieri non offrono questo servizio quindi stiamo parlando di una truffa. In caso dovessimo accettare possono nascere diverse truffe La richiesta di una caparra per far venire il corriere tramite un sito facksimile a quello reale della compagnia. Ovviamente in questo caso non verrà mai nessuno

A rischio i rimborsi di Alitalia precedenti al 2 maggio 2017


Fonte: Repubblica


Alitalia vi ha cancellato un volo prima del 2 maggio 2017? Per il rimborso bisognerà aspettare parecchio. E il buon esito non è scontato. Chiunque vanti un credito con la compagnia aerea precedente a quella data avrebbe dovuto insinuarsi al passivo entro lo scorso 11 dicembre, seguendo la procedura stabilita dalla legge Marzano. C’è, comunque, ancora la possibilità di farlo con una “domanda tardiva”. Perché dallo scorso 2 maggio Alitalia è in amministrazione controllata. Tutte le richieste di rimborso successive a quella data vengono invece gestite normalmente.

Sono diversi i viaggiatori rimasti impigliati in questa trappola burocratica. Uno di questi è il nostro lettore Francesco Maria G., al quale Alitalia ha cancellato il volo Roma-Reggio Calabria previsto per il 28 aprile: quattro giorni prima che la società entrasse nel regime di amministrazione straordinaria. Tra rassicurazioni da parte degli operatori del call center, incertezze e temporeggiamenti il lettore non era stato informato da Alitalia del fatto che il rimborso non sarebbe mai arrivato senza insinuazione al passivo.

Dalla compagnia aerea fanno sapere che il call center di Alitalia fornisce risposte molto chiare ai clienti che rivolgono domande simili: i rimborsi precedenti al 2 maggio sono stati dirottati su un altro binario. Lo stesso destino riguarda persino le richieste autorizzate ma non liquidate.

Per richiedere il rimborso bisogna registrarsi al sito creato ad hoc da Alitalia (qui le istruzioni per farlo) e aspettare. 


Molti dipendenti della compagnia aerea hanno dovuto seguire la stessa procedura, ad esempio per farsi riconoscere missioni o tredicesime non riscosse.

Che succede se, prima di prenotare il volo poi cancellato, il viaggiatore aveva già cambiato la data del viaggio per motivi personali, pagando una penale di 35 euro a volo? In questo caso il rimborso riguarda solo la tariffa e le tasse. Inutile, quindi, chiedere la restituzione delle penali: quel denaro non verrà restituito.

Ma quante speranze ci sono che i viaggiatori rimasti a terra riescano a farsi restituire il denaro? “Generalmente è molto difficile che questi creditori, detti chirografari, riescano a ottenere qualcosa. Ammesso che il curatore riesca a liquidare l’attivo societario, ci sono prima dei creditori privilegiati, ad esempio i dipendenti. In questo caso i consumatori arrivano per ultimi, quando il denaro è esaurito o ormai scarso” spiega Domenico Romito, coordinatore di Avvocati dei consumatori.

Nel caso specifico di Alitalia molto dipende da chi la comprerà. Nei mesi scorsi si sono fatti avanti diversi gruppi anche se non tutti sono interessati all’acquisto dell’intero pacchetto  ma di singoli rami d’azienda. Con l’insediamento del nuovo Governo, il dialogo potrebbe ripartire.

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