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Guida all'acquisto di prodotti ricondizionati

I prodotti ricondizionati rappresentano un'opzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale. Tuttavia, la qualità e le garanzie possono variare notevolmente tra i diversi rivenditori. Garanzie e politiche di reso La normativa europea stabilisce che i prodotti ricondizionati devono essere coperti da almeno 24 mesi di garanzia legale , ma alcuni rivenditori possono offrire garanzie più brevi (12 mesi). Nei marketplace, la responsabilità per garanzia e reso può ricadere sul venditore terzo , complicando talvolta il processo per il consumatore con tempi lunghi e procedure poco lineari. Tutti devono garantire inoltre il diritto di recesso  minimo di 14 giorni . Dove comprare prodotti ricondizionati Il mercato dei ricondizionati è molto variegato e include: Catene di elettronica : come MediaWorld e Unieuro. Marketplace online : come Amazon ed eBay. Rivenditori specializzati : come Swappie e Refurbed. MediaWorld offre ricondizionati con 24 mesi di garanzia e un period...

A rischio i rimborsi di Alitalia precedenti al 2 maggio 2017


Fonte: Repubblica


Alitalia vi ha cancellato un volo prima del 2 maggio 2017? Per il rimborso bisognerà aspettare parecchio. E il buon esito non è scontato. Chiunque vanti un credito con la compagnia aerea precedente a quella data avrebbe dovuto insinuarsi al passivo entro lo scorso 11 dicembre, seguendo la procedura stabilita dalla legge Marzano. C’è, comunque, ancora la possibilità di farlo con una “domanda tardiva”. Perché dallo scorso 2 maggio Alitalia è in amministrazione controllata. Tutte le richieste di rimborso successive a quella data vengono invece gestite normalmente.

Sono diversi i viaggiatori rimasti impigliati in questa trappola burocratica. Uno di questi è il nostro lettore Francesco Maria G., al quale Alitalia ha cancellato il volo Roma-Reggio Calabria previsto per il 28 aprile: quattro giorni prima che la società entrasse nel regime di amministrazione straordinaria. Tra rassicurazioni da parte degli operatori del call center, incertezze e temporeggiamenti il lettore non era stato informato da Alitalia del fatto che il rimborso non sarebbe mai arrivato senza insinuazione al passivo.

Dalla compagnia aerea fanno sapere che il call center di Alitalia fornisce risposte molto chiare ai clienti che rivolgono domande simili: i rimborsi precedenti al 2 maggio sono stati dirottati su un altro binario. Lo stesso destino riguarda persino le richieste autorizzate ma non liquidate.

Per richiedere il rimborso bisogna registrarsi al sito creato ad hoc da Alitalia (qui le istruzioni per farlo) e aspettare. 


Molti dipendenti della compagnia aerea hanno dovuto seguire la stessa procedura, ad esempio per farsi riconoscere missioni o tredicesime non riscosse.

Che succede se, prima di prenotare il volo poi cancellato, il viaggiatore aveva già cambiato la data del viaggio per motivi personali, pagando una penale di 35 euro a volo? In questo caso il rimborso riguarda solo la tariffa e le tasse. Inutile, quindi, chiedere la restituzione delle penali: quel denaro non verrà restituito.

Ma quante speranze ci sono che i viaggiatori rimasti a terra riescano a farsi restituire il denaro? “Generalmente è molto difficile che questi creditori, detti chirografari, riescano a ottenere qualcosa. Ammesso che il curatore riesca a liquidare l’attivo societario, ci sono prima dei creditori privilegiati, ad esempio i dipendenti. In questo caso i consumatori arrivano per ultimi, quando il denaro è esaurito o ormai scarso” spiega Domenico Romito, coordinatore di Avvocati dei consumatori.

Nel caso specifico di Alitalia molto dipende da chi la comprerà. Nei mesi scorsi si sono fatti avanti diversi gruppi anche se non tutti sono interessati all’acquisto dell’intero pacchetto  ma di singoli rami d’azienda. Con l’insediamento del nuovo Governo, il dialogo potrebbe ripartire.

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