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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

Attenzione, truffa! Falsa email dell'Agenzia delle Entrate installa un virus



La Polizia Postale e delle Comunicazioni segnala una campagna di diffusione di un pericoloso malware, attuata mediante l’invio di false email che simulano comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Il virus - variante evolutiva del noto malware Zeus/Panda - si diffonde con l’apertura di un falso modello F24, allegato all’email; una volta installato sul sistema della vittima, esso mira a carpire preziosi dati personali, come le credenziali di accesso a servizi bancari e le password di caselle di posta elettronica, anche certificata.

Da un punto di vista tecnico, il malware agisce consentendo ai malfattori di assumere “a distanza”, ed all’insaputa della vittima, il controllo della macchina infettata, dalla quale i dati vengono carpiti e successivamente trasmessi, e che viene a sua volta utilizzata per infettare altri dispositivi.

Le attività di analisi informatica condotte dalla polizia sono state rese possibili attraverso una sofisticata tecnica di “reindirizzamento” del traffico malevolo, generato dai computer infetti e diretto verso i centri di controllo predisposti dagli autori del reato. Ciò è stato reso possibile grazie alla creazione di un’infrastruttura di rete, appositamente creata in tempi rapidissimi con la collaborazione della società italiana di sicurezza informatica TS Way.

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