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Panettoni del supermercato 2025: i migliori secondo Altroconsumo

Se pensi che i panettoni artigianali siano troppo costosi, il test di Altroconsumo 2025 ha una proposta interessante: i migliori panettoni del supermercato combinano qualità e prezzi accessibili . Il panettone che si piazza al primo posto costa in media circa 6 euro, con un range di prezzo che va da 5,49 a 6,49 euro, decisamente più conveniente rispetto ai 30–45 euro richiesti dai panettoni artigianali più rinomati. Il confronto con l’artigianale Il panettone migliore della grande distribuzione ha ottenuto 65 punti su 100, un punteggio che si discosta dai 93 punti del panettone artigianale di punta. Tuttavia, la differenza di prezzo è notevole: con il costo di un solo panettone artigianale di alta qualità, puoi portarti a casa fino a otto panettoni da supermercato. Anche il panettone artigianale “più economico” rimane almeno cinque volte più caro. Gli ingredienti fanno la differenza Altroconsumo ha esaminato i panettoni partendo dagli ingredienti fondamentali: uova, burro e frutta. L...

Sharing economy: l’esperienza dei consumatori







Un nuovo paradigma che può coesistere con la “vecchia” economia: è così che il 62% dei partecipanti alla nostra indagine “Sharing economy: condividi la tua esperienza” vede la sharing economy.
La survey è stata realizzata nell’ambito del progetto “No problem-Assistenza, informazione, incontri con le Associazioni dei consumatori”, finanziato dal Ministero dello Sviluppo Economico (ai sensi del Decreto 6 agosto 2015).
E ancora se 21 consumatori su 100 ritengono che sia un modello economico destinato a soppiantare quelli tradizionali, solo 13 su 100 pensano che sia semplicemente una moda del momento. LEGGI I RISULTATI COMPLETI DELLA SURVEY
Lo studio ha poi indagato sull’esperienza diretta delle persone rispetto all’economia della condivisione: il 33% dei rispondenti ha prenotato servizi di ospitalità alternativa gratuiti o alloggi a pagamento da privati, sempre il 33% ha usufruito del car sharing, mentre solo il 4% dell’home cooking. Resta invece un 38% che non ha mai provato servizi di sharing economy, ma alla domanda “In futuro pensi di usare la sharing economy” quasi il 60% ha risposto “Sì, senz’altro”, rispetto a un 21% di consumatori ancorati ai vecchi modelli economici che ha risposto “No, mai”.
E qual è l’opinione sulla qualità dei servizi offerti? 33 consumatori su 100 hanno dichiarato che si tratta sempre di servizi di qualità, mentre la maggioranza ritiene che siano di qualità solo qualche volta. Tra i vantaggi della sharing economy, il risparmio economico è in cima alla lista (50% delle preferenze), subito seguito dal poter incontrare nuove persone anche grazie al sistema di feedback (46% delle risposte) e dall’opportunità di reinventarsi in un nuovo lavoro (42%). Tra i limiti, invece, il 38% dei partecipanti ritiene ci sia il doversi affidare a persone sconosciute, il 25% preferisce acquistare anziché condividere e sempre il 25% non crede abbia limiti; infine, il 17% pensa sia un modello adatto per i più giovani.
La sharing economy  può accrescere il benessere dei consumatori aumentando le possibilità di scelta, riducendo i costi, offrendo servizi innovativi. E’ quindi importante rimuovere gli ostacoli alle nuove forme dell’economia della condivisione,  al contempo favorendo e intensificando strumenti che possano essere garanzia di sicurezza, proprio come le recensioni di altri utenti che hanno già provato il servizio prima di noi.

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