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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

Antitrust, l’anno record delle multe a favore dei consumatori: 306 milioni

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Sanzioni record per l'Antitrust nell'ultimo anno. «Sono state irrogate sanzioni per complessivi 306 milioni di euro - ha detto a Montecitorio Giovanni Pitruzzella, presidente dell'Autorità per la concorrenza e il mercato, alla presenza della presidente della Camera Laura Boldrini, nel suo penultimo discorso prima della scadenza di mandato - Un ulteriore incremento rispetto agli anni precedenti», quando le multe erano intorno ai 250 milioni. Il dato è alla fine di aprile e comprende sanzioni come quella appena comminata a Whatsapp, 3 milioni di euro, «la prima al mondo» secondo l'Antitrust, per pratiche vessatorie e per avere costretto i clienti a importare i profili Facebook. 
Nel corso del 2016, ha detto Pitruzzella, sono stati conclusi dall'Antitrust 240 procedimenti dei quali 13 intese, 9 su abusi, 73 di controllo delle concentrazioni e 145 di tutela del consumatire. Sono in corso 91 procedimenti dei quali 26 per la difesa della concorrenza e 65 di tutela del consumatore.Sulla legge della concorrenza, che ancora non viene approvata (era attesa per maggio, ma è ancora ferma), Pitruzzella si augura che sia varata perché sarebbe la prima dal 2009. La novità è che l'Antitrust sta trattando con il ministero dello Sviluppo economico, in particolare parla con Carlo Calenda, per eventualmente modificarne l'impianto. Anziché un disegno di legge unico tanti decreti legge successivi così da evitare il blocco a cartello delle lobby come è successo in passato (tocca notai, avvocati, energia e altro). Pitruzzella ha anche rivendicato la «lotta ai cartelli negli appalti pubblici» e casi come la multa alla farmaceutica Aspen , multata, che ha rincarato farmaci oncologici per bambini e anziani «fra il 300% e il 1500%». 
In particolare Pitruzzella ha toccato il caso Consip, la centrale pubblica degli acquisti per la pubblica amministrazione al centro delle polemiche per l'inchiesta sugli appalti. Su una delle gare bandite dalla Consip, ha detto il presidente, "l'Antitrust  ha avviato in marzo un procedimento istruttorio nei confronti del Consorzio nazionale servizi e di altre sei imprese" (anche a seguito della segnalazione dell'imprenditore Alfredo Romeo, arrestato per corruzione) per accertare un'eventuale "intesa restrittiva della concorrenza sui servizi di pulizia negli immobili pubblici e nelle università". Già in passato l'Antitrust aveva sanzionato un cartello tra imprese riguardante la gara Consip per i servizi di pulizia delle scuole, un appalto da 1,6 miliardi. Decisione confermata dal Consiglio di Stato in febbraio.
Un accenno è andato al ritorno ai nazionalismi e ai sovranismi che può allargare le diseguaglianze, e al ruolo che l'Antitrust può ricoprire per evitarlo. Un tema, quello della diseguaglianza sociale da ridurre, toccato anche da Boldrini.
"Pensiamo alla reazione della categoria dei taxisti di fronte alla spinta competitiva proveniente da piattaforme come Uber - ha detto Pitruzzella -. Per non parlare delle liberazlizzazioni lasciate a metà come quella del mercato elettrico dove la maggioranza dei consumatori (il 68%) è rimasta nel regime di maggior tutela. L'Italia ha ripreso a crescere" ma pesa la diseguaglianza nella distribuzione del reddito".
Nel 2016 e nei primi quattro mesi del 2017 l'Antitrust ha multato fra l'altro la Popolare di Vicenza per avere spinto i clienti a diventare soci in cambio di prestiti,  Unicredit per "la mancata applicazione ai mutui variabili dei valori negativi assunti dall'Euribor", o la Volkswagen per il dieselgate "unica Authority in Europa", e  Ticket One  per il caso delle ricariche di prezzo, da monopolista, sui prezzo dei biglietti dei concerti. Inoltre ha appena spinto l'Enel a impegnarsi per calmierare i prezzi di approvvigionamento con un risparmio previsto di 500 milioni in tre anni per i consumatori. "Dobbiamo far sì che i mercati, i sistemi capitalistici, siano più vicini alla vita delle persone - ha detto Pitruzzella - e l'Antitrust ha un ruolo perché riduce le rendite di posizione". 
Positiva secondo Pitruzzella la sharing economy e costante l'attenzione sull'ecommerce dove "va irrobustita la fiducia del consumatore". Ma resta un limite la bocciatura di alcune multe dell'Antitrust da parte del Tar che, per esempio, ha bloccato la sanzione da 66 milioni a Sky, Lega, Mediaset Premium e Infront per il cartello sui diritti tv del calcio. Al Tar del Lazio Pitruzzella ha comunque riconosciuto "un ringraziamento per il proficuo dialogo". Ora l'Antitrust andrà anche nelle scuole superiori per un programma di divulgazione della tutela della concorrenza.

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