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ADDIO A SKYPE: LA FINE DI UN'ERA, IMPLICAZIONI PER I CONSUMATORI
Dopo oltre due decenni di servizio, Skype sta ufficialmente per chiudere i battenti. L'annuncio di Microsoft, inizialmente dato a febbraio, ha lasciato spazio a qualche mese di respiro per gli utenti più affezionati, ma ora il momento è arrivato: Skype non sarà più supportato attivamente. La transizione è parte di una strategia più ampia dell’azienda per concentrare gli sforzi su Microsoft Teams, una piattaforma che negli ultimi anni ha guadagnato popolarità, soprattutto nel mondo del lavoro e dell’istruzione.
Una storia che ha segnato un'epoca
Lanciato nel 2003, Skype è stato uno dei pionieri della comunicazione VoIP (Voice over IP), permettendo chiamate vocali e video gratuite tra utenti via Internet. Per anni è stato sinonimo di “videochiamata” e ha connesso famiglie, amici e colleghi in tutto il mondo. Nel 2011 Microsoft ha acquisito Skype per 8,5 miliardi di dollari, integrandolo in Windows e nella suite di Office.
Tuttavia, con l’evolversi delle esigenze e l’ascesa di nuove piattaforme più integrate e moderne, Skype ha progressivamente perso terreno.
Perché Skype chiude?
La decisione di Microsoft riflette una realtà ormai consolidata: Skype non è più il fulcro della comunicazione digitale. Microsoft Teams, inizialmente progettato come strumento per il lavoro collaborativo, si è evoluto in una piattaforma completa per chat, videochiamate, condivisione di file e molto altro — adatta sia al business che alla comunicazione personale.
L’azienda ha spiegato di aver lasciato Skype attivo per qualche mese dopo l’annuncio proprio per consentire agli utenti di “esplorare Teams e decidere l’opzione più adatta”. Ora però il supporto ufficiale si conclude, e con esso anche gli aggiornamenti di sicurezza e compatibilità.
Cosa devono fare gli utenti?
Se usavi ancora Skype per comunicare con amici o familiari, ecco alcune alternative da considerare:
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Microsoft Teams (versione gratuita disponibile): Ha molte delle funzioni di Skype, ma con una veste più moderna e possibilità di chat di gruppo, calendari e collaborazione.
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Zoom: Ideale per riunioni video, è semplice da usare anche per utenti non esperti.
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Google Meet o Google Chat: Integrati nei servizi Google, rappresentano una buona opzione per chi usa Gmail.
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WhatsApp o Telegram: Ottime soluzioni mobili per videochiamate rapide e gratuite.
Il Futuro della Comunicazione Digitale
La chiusura di Skype è più di un semplice cambio di software: segna il passaggio definitivo a una nuova generazione di strumenti, pensati per essere sempre connessi, integrati e accessibili da qualunque dispositivo. Per i consumatori, significa adattarsi e scoprire nuove modalità per rimanere in contatto — spesso più versatili di quanto Skype potesse offrire negli ultimi anni.
Anche se dire addio a Skype può suscitare un po’ di nostalgia, è anche l’occasione per scoprire strumenti più adatti alle esigenze di oggi. L’importante è non rimanere fermi: il mondo della comunicazione cambia in fretta ed è bene restare aggiornati.
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