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Coca Cola: ritiro in alcuni Paesi
La società belga che si occupa dell'imbottigliamento di Coca-Cola, Fanta, Sprite e altre bevande analcoliche ha avviato il ritiro di alcuni lotti di prodotti in diversi Paesi dell'Unione Europea, tra cui Francia, Germania e Gran Bretagna, mentre l'Italia non è coinvolta. Il richiamo riguarda le bevande con codici di produzione dal 328GE al 338GE, sia in lattine che in bottiglie, a causa di livelli eccessivi di clorato riscontrati durante un controllo di sicurezza alimentare.
Cos'è il clorato
Il clorato è un composto chimico derivato dai disinfettanti a base di cloro utilizzati per trattare l'acqua potabile e gli alimenti.
Se presente in concentrazioni superiori ai limiti stabiliti dall'Autorità europea per la
sicurezza alimentare (ESFA), il clorato può rappresentare un rischio per la salute; inoltre può compromettere la funzionalità della tiroide, interferendo con l'assorbimento dello iodio, che è essenziale per la sintesi degli ormoni tiroidei. Livelli elevati possono anche influenzare la funzionalità dell'emoglobina e causare insufficienza renale.
I livelli consentiti
L'ESFA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) ha fissato limiti di sicurezza per l'esposizione sia cronica che acuta al clorato, una sostanza che può trovarsi nell'acqua potabile e in alcuni alimenti, come frutta e verdura, in particolare congelata. La dose giornaliera tollerabile (TDI) per l'esposizione cronica è di 3 microgrammi per kg di peso corporeo, mentre per quella acuta è di 36 microgrammi per kg di peso corporeo al giorno Tali limiti rispondono ad un principio precauzionale in quanto l'ESFA considera improbabile che l'esposizione superi di fatto i livelli indicati.
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