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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

Avena: da cibo povero a cereale di moda

 


Mentre la produzione di avena in Italia continua a diminuire la domanda cresce. Il boom di questo cereale lo ha evidenziato l'Osservatorio Immagino. Infatti nei supermercati ci sono sempre più prodotti che segnalano la presenza di avena sull'etichetta. Dai biscotti allo yogurt le vendite sono aumentate sia in valore che in volume. 

Nonostante sia un alimento che abbia sempre rivestito un ruolo importante nell'alimentazione, l'avena è sempre stata associata ad un cibo povero in quanto usato per cibare gli animali. La rivalutazione è stata fatta in seguito alla dieta Dukan che ne ha fatto il centro del suo regime alimentare. 

Cibo senza glutine e ricco di fibre che aiutano con il colesterolo è stato prescelto da coloro che sono attenti alla salute, infatti è versatile e può essere consumato in modi diversi come chicchi, fiocchi, in farina o bevanda. Infine un altra caratteristica vincente è quella che gli da la possibilità di aggiungerlo a un numero ampio di prodotti alimentari come crackers e yogurt migliorandone le qualità nutrizionali. 

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