Passa ai contenuti principali

In primo piano

Prezzi energia in calo: opportunità per i consumatori

Ad agosto 2025, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica si è posizionato attorno a 0,109 €/kWh , mostrando un leggero calo rispetto a luglio. All'inizio di settembre, il valore ha fatto un piccolo balzo a 0,111 €/kWh, rimanendo comunque inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024, con una diminuzione annuale del 3,8%. Anche il gas naturale ha registrato tendenze positive: il prezzo sul Punto di Scambio Virtuale (PSV) è sceso a 0,3925 €/Smc, con un abbassamento del 6% rispetto a luglio. Opportunità per famiglie e imprese La diminuzione dei prezzi all’ingrosso si riflette nelle offerte del mercato libero, dove molti fornitori stanno presentando tariffe fisse o indicizzate più vantaggiose rispetto ai valori medi . È quindi un ottimo momento per rivedere le proprie condizioni contrattuali, così da poter bloccare tariffe più convenienti in vista dell’inverno. Oltre il prezzo: cosa valutare Come evidenziato da Consumerismo, la scelta del fornitore non dovrebbe basarsi ...

Bollette: arrivano le penali per il recesso anticipato


Dal 1 gennaio per i clienti domestici e le piccole imprese ci sarà un nuovo problema da affrontare, ovvero la penale per il recesso anticipato. Dunque se sul mercato elettrico vuoi cambiare fornitore prima dello scadere del contratto rischi di pagare un costo extra. 

Le compagnie energetiche potranno applicare questi oneri solo ai contratti di durata determinata, e a prezzo fisso. Tuttavia le penali potranno trovare spazio anche nei contratti a tempo indeterminato se presentano un prezzo fisso per un certo periodo, relativamente a questo arco temporale. 

Tali regole nascono da una delibera approvata lo scorso 6 giugno e che prende le mosse dalla "direttiva elettrica" dell'Ue del 2019. 

Le reazioni delle associazioni dei consumatori non si sono fatte attendere. Consumerismo definisce "assurde" queste penali e critica tali condizioni vincolanti a fronte di un decantato libero mercato. Il Codacons annuncia un ricorso al Tar del Lazio, definendo "illegittimi" gli oneri e ipotizzando una class action per conto di tutti gli utenti ingiustamente danneggiati.

Commenti