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Guida all'acquisto di prodotti ricondizionati

I prodotti ricondizionati rappresentano un'opzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale. Tuttavia, la qualità e le garanzie possono variare notevolmente tra i diversi rivenditori. Garanzie e politiche di reso La normativa europea stabilisce che i prodotti ricondizionati devono essere coperti da almeno 24 mesi di garanzia legale , ma alcuni rivenditori possono offrire garanzie più brevi (12 mesi). Nei marketplace, la responsabilità per garanzia e reso può ricadere sul venditore terzo , complicando talvolta il processo per il consumatore con tempi lunghi e procedure poco lineari. Tutti devono garantire inoltre il diritto di recesso  minimo di 14 giorni . Dove comprare prodotti ricondizionati Il mercato dei ricondizionati è molto variegato e include: Catene di elettronica : come MediaWorld e Unieuro. Marketplace online : come Amazon ed eBay. Rivenditori specializzati : come Swappie e Refurbed. MediaWorld offre ricondizionati con 24 mesi di garanzia e un period...

Assoutenti e l'esposto all'Antitrust per l'apertura di un'indagine sui centri di revisione


Assoutenti ha presentato un esposto all’Antitrust e al Ministro dei Trasporti richiedendo l’apertura di un indagine sui centri di revisione, con particolare attenzione ai costi illegittimi che fanno aumentare i costi a carico degli automobilisti per la revisione dell’auto. 


1,17 miliardi di euro (per un totale di 14.877.795 revisioni auto) è la spesa raggiunta dai cittadini nel 2022. Molti di questi consumatori hanno segnalato all’associazione Assoutenti  l’applicazione di voci di spesa aggiuntive, che sono andate a gravare sul costo della revisione periodica dell’auto - un servizio le cui tariffe sono fissate dallo Stato.


L’unica voce di spesa non individuata nel dettato normativo è quella inerente alla commissione per i pagamenti dei diritti  prevista dai Prestatori di servizi di pagamento (PSP) sulla piattaforma PagoPA S.p.A., utilizzati dai centri di revisione autorizzati. La commissione non è fissa ma varia a seconda dei casi, a patto che il consumatore venga reso edotto dell’effettivo importo aggiuntivo da pagare mediante tariffario visibile al pubblico. Tuttavia, secondo i consumatori, in molte delle fatture emesse dai centri di revisione, vi sono applicate voci fantasiose come “Contributo smaltimento rifiuti”, “Servizio Postale”, “Spese Cancelleria”. 


In merito a ciò, il Presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, ha detto: "Tali condotte descritte appaiono illegittime, poiché in contrasto sia con la normativa vigente in materia di revisioni, nonché in palese contrasto con la normativa in materia di concorrenza e pratiche commerciali”.

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