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Costi aggiuntivi al ristorante: sono legali?

Andare al ristorante è un'esperienza che dovrebbe essere piacevole, ma può capitare di trovarsi davanti a costi aggiuntivi inaspettati. Alcuni ristoranti applicano sovrapprezzi per servizi come il coperto, l’acqua in bottiglia o persino il servizio al tavolo. È legale applicare questi costi? La risposta varia a seconda delle normative regionali e delle condizioni specificate nel menu. Tuttavia, la regola principale è che il cliente deve essere informato in modo trasparente dei costi prima di effettuare l’ordine. Il ruolo del menu e della trasparenza Secondo la normativa italiana, i ristoranti devono esporre in modo chiaro i prezzi dei piatti e dei servizi offerti. Questo include qualsiasi eventuale costo extra, come il coperto o il servizio. Se il cliente non è avvisato chiaramente , tali costi potrebbero essere considerati ingiustificati e il cliente avrebbe il diritto di contestarli. È quindi fondamentale che il menu sia preciso e trasparente , senza ambiguità, così da evitare

Olio extravergine in crisi per la strategia spagnola


 I produttori e industriali italiani dell'olio d'oliva che per anni hanno lamentato la poca valorizzazione del prodotto, accusando i prezzi del mercato troppo bassi, stanno iniziando a fare marcia indietro adesso che il prezzo dell'olio sugli scaffali tocca i 7/8 euro a bottiglia. 

Il primo effetto significativo è stato un calo dei consumi. Secondo Circana, società che analizza il comportamento dei consumatori nella grande distribuzione, nel 2023 le vendite di extravergine sono calate del 9%. Anche a livello internazionale sorge il problema, infatti secondo i dati forniti dalla Commissione Ue i consumi globali sono calati dal 18%

L'elemento chiave in questo contesto è in primis il crollo della produzione spagnola, passata in pochi anni dai 1,8 milioni di tonnellate del 2018/2019, ai 1,4 milioni del 2020/2021, fino alle 663mila nel 2022/2023. Tale diminuzione è stata innescata dalla siccità, dovuta anche all'elevata quantità d'acqua richiesta per gli oliveti superintensivi impiantati nel paese. Il risultato è stato il rialzo dei prezzi dell'olio spagnolo.

Questo ha avuto un incidenza sulle bottiglie vendute in Italia, visto che nella grande distribuzione gli extravergini sono per una quota del 24% prodotti al 100% in Italia, ma per il restante 76% sono miscele di diversa origine sopratutto con l'unione dell'olio spagnolo e italiano. 

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