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Costi aggiuntivi al ristorante: sono legali?

Andare al ristorante è un'esperienza che dovrebbe essere piacevole, ma può capitare di trovarsi davanti a costi aggiuntivi inaspettati. Alcuni ristoranti applicano sovrapprezzi per servizi come il coperto, l’acqua in bottiglia o persino il servizio al tavolo. È legale applicare questi costi? La risposta varia a seconda delle normative regionali e delle condizioni specificate nel menu. Tuttavia, la regola principale è che il cliente deve essere informato in modo trasparente dei costi prima di effettuare l’ordine. Il ruolo del menu e della trasparenza Secondo la normativa italiana, i ristoranti devono esporre in modo chiaro i prezzi dei piatti e dei servizi offerti. Questo include qualsiasi eventuale costo extra, come il coperto o il servizio. Se il cliente non è avvisato chiaramente , tali costi potrebbero essere considerati ingiustificati e il cliente avrebbe il diritto di contestarli. È quindi fondamentale che il menu sia preciso e trasparente , senza ambiguità, così da evitare

Meno sprechi a causa dei prezzi alti. Questa la nuova abitudine dei consumatori

 


A causa dell'inflazione e dell'aumento dei prezzi più della metà degli italiani è decisa a ridurre i consumi. I primi ad essere regolati saranno luce e gas. 

Il lato positivo della tendenza è il suo aspetto virtuoso, infatti la maggior parte delle persone che hanno instaurato questa abitudine sostengono di non essere intenzionate a fare un passo indietro, anche a fronte di una riduzione dei costi.

Il rapporto emerge da una ricerca Edison-Censis il cui tema sono appunto gli italiani e la sostenibilità. Secondo il direttore Censis Massimiliano Valeri veniamo da un anno di crisi dei prezzi dell'energia in cui l'obiettivo è stato ridurre l'aumento delle bollette. Quest'anno il quadro è diverso, ma nonostante questo la maggior parte degli italiani non tornerebbe indietro anche qualora i prezzi dovessero scendere, in quanto il tema della sostenibilità ambientale è diventato un pilastro.

Il rapporto mette in luce anche altri inclinazioni dei consumatori. Infatti il 64% degli italiani è interessato a trovare servizi e soluzioni innovative ed intelligenti per la vita domestica. Un esempio è l'autoproduzione. Infine il rapporto da conto di un altro atteggiamento dei consumatori, in particolare l'80% della popolazione ritiene sbagliato l'obbligo di adottare comportamenti sostenibili a proprio spese, come l'acquisto di auto elettriche.

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