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Costi aggiuntivi al ristorante: sono legali?

Andare al ristorante è un'esperienza che dovrebbe essere piacevole, ma può capitare di trovarsi davanti a costi aggiuntivi inaspettati. Alcuni ristoranti applicano sovrapprezzi per servizi come il coperto, l’acqua in bottiglia o persino il servizio al tavolo. È legale applicare questi costi? La risposta varia a seconda delle normative regionali e delle condizioni specificate nel menu. Tuttavia, la regola principale è che il cliente deve essere informato in modo trasparente dei costi prima di effettuare l’ordine. Il ruolo del menu e della trasparenza Secondo la normativa italiana, i ristoranti devono esporre in modo chiaro i prezzi dei piatti e dei servizi offerti. Questo include qualsiasi eventuale costo extra, come il coperto o il servizio. Se il cliente non è avvisato chiaramente , tali costi potrebbero essere considerati ingiustificati e il cliente avrebbe il diritto di contestarli. È quindi fondamentale che il menu sia preciso e trasparente , senza ambiguità, così da evitare

La settimana bianca è sempre più inaccessibile. Tutti i costi

 


La settimana bianca sta diventando sempre più costosa per gli appassionati della neve, a causa dei rincari che si sono abbattuti anche sul settore sciistico. Lo scorso anno il giro d'affari delle vacanze sulla nave in Italia si è attestato sui 9,6 miliardi di euro. 

Assoutenti, l'associazione dei consumatori,  ha deciso di realizzare un report per mettere in luce i costi dei servizi sciistici. 

Iniziando dagli skipass, dopo gli aumenti dello scorso anno, crescono senza sosta. Per il Dolomiti Superski, ad esempio, il biglietto giornaliero sale dell'8,1% rispetto allo scorso anno, mentre a Bormio abbiamo un +7,7% e a Livigno un + 7,6%. In crescita anche gli abbonamenti stagionali.

Successivamente si sono presi in considerazione i costi degli alberghi relativamente alle località sciistiche più rinomate. Qui l'aumento è del 10%, con una camera doppia, una settimana, nel periodo di capodanno che può arrivare ad avere un costo che spazia dai 1,711 ai 15.000 euro.

"L'alibi dell'anno scorso legata al caro-energia non regge, infatti le bollette sono in discesa e l'inflazione ridimensionata. Dunque le tariffe sarebbero dovute scendere in tutti i comparti legati alla montagna, ma anzi il trend è in rialzo. Questo è un danno per il turismo e per la popolazione costretta a rinunciare alle vacanze sulla neve". Questo il commento del presidente Assoutenti Furio Truzzi. 

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