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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

La settimana bianca è sempre più inaccessibile. Tutti i costi

 


La settimana bianca sta diventando sempre più costosa per gli appassionati della neve, a causa dei rincari che si sono abbattuti anche sul settore sciistico. Lo scorso anno il giro d'affari delle vacanze sulla nave in Italia si è attestato sui 9,6 miliardi di euro. 

Assoutenti, l'associazione dei consumatori,  ha deciso di realizzare un report per mettere in luce i costi dei servizi sciistici. 

Iniziando dagli skipass, dopo gli aumenti dello scorso anno, crescono senza sosta. Per il Dolomiti Superski, ad esempio, il biglietto giornaliero sale dell'8,1% rispetto allo scorso anno, mentre a Bormio abbiamo un +7,7% e a Livigno un + 7,6%. In crescita anche gli abbonamenti stagionali.

Successivamente si sono presi in considerazione i costi degli alberghi relativamente alle località sciistiche più rinomate. Qui l'aumento è del 10%, con una camera doppia, una settimana, nel periodo di capodanno che può arrivare ad avere un costo che spazia dai 1,711 ai 15.000 euro.

"L'alibi dell'anno scorso legata al caro-energia non regge, infatti le bollette sono in discesa e l'inflazione ridimensionata. Dunque le tariffe sarebbero dovute scendere in tutti i comparti legati alla montagna, ma anzi il trend è in rialzo. Questo è un danno per il turismo e per la popolazione costretta a rinunciare alle vacanze sulla neve". Questo il commento del presidente Assoutenti Furio Truzzi. 

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