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Costi aggiuntivi al ristorante: sono legali?

Andare al ristorante è un'esperienza che dovrebbe essere piacevole, ma può capitare di trovarsi davanti a costi aggiuntivi inaspettati. Alcuni ristoranti applicano sovrapprezzi per servizi come il coperto, l’acqua in bottiglia o persino il servizio al tavolo. È legale applicare questi costi? La risposta varia a seconda delle normative regionali e delle condizioni specificate nel menu. Tuttavia, la regola principale è che il cliente deve essere informato in modo trasparente dei costi prima di effettuare l’ordine. Il ruolo del menu e della trasparenza Secondo la normativa italiana, i ristoranti devono esporre in modo chiaro i prezzi dei piatti e dei servizi offerti. Questo include qualsiasi eventuale costo extra, come il coperto o il servizio. Se il cliente non è avvisato chiaramente , tali costi potrebbero essere considerati ingiustificati e il cliente avrebbe il diritto di contestarli. È quindi fondamentale che il menu sia preciso e trasparente , senza ambiguità, così da evitare

Inchiesta Ue su AliExpress contro i medicinali contraffatti


AliExpress è un gruppo cinese che offre servizi di vendita al dettaglio on line. Recentemente è finita nell'occhio del ciclone in quanto la Commissione Europea ha inviato un richiesta di informazioni ai sensi del Digital Services Act, tale richiesta potrebbe trasformarsi nell'apertura di un inchiesta

In particolare bisogna capire quali misure sono state adottate per rispettare gli obblighi sulla valutazione del rischio e l'azione di mitigazione, per proteggere i consumatori online dalla diffusione di prodotti illegali come i medicinali contraffatti. 

Bisognerà fornire le informazioni richieste entro il 27 novembre. Sulla base delle risposte fornite dall'azienda la Commissione valuterà i prossimi passi da fare. Si potrebbe aprire un procedimento e sono previste sanzioni che possono arrivare al 6% del fatturato globale. In in caso di informazioni inesatte, incomplete o fuorvianti, di una mancata risposta o rettifica di informazioni inesatte, incomplete o fuorvianti e dell'inosservanza dell'obbligo di sottoporsi a un'ispeziono si prevedono sanzioni pari all'1% del reddito annuo.




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