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Costi aggiuntivi al ristorante: sono legali?

Andare al ristorante è un'esperienza che dovrebbe essere piacevole, ma può capitare di trovarsi davanti a costi aggiuntivi inaspettati. Alcuni ristoranti applicano sovrapprezzi per servizi come il coperto, l’acqua in bottiglia o persino il servizio al tavolo. È legale applicare questi costi? La risposta varia a seconda delle normative regionali e delle condizioni specificate nel menu. Tuttavia, la regola principale è che il cliente deve essere informato in modo trasparente dei costi prima di effettuare l’ordine. Il ruolo del menu e della trasparenza Secondo la normativa italiana, i ristoranti devono esporre in modo chiaro i prezzi dei piatti e dei servizi offerti. Questo include qualsiasi eventuale costo extra, come il coperto o il servizio. Se il cliente non è avvisato chiaramente , tali costi potrebbero essere considerati ingiustificati e il cliente avrebbe il diritto di contestarli. È quindi fondamentale che il menu sia preciso e trasparente , senza ambiguità, così da evitare

Caffè e Cacao, Forniture a Rischio in Europa con le Norme Anti Deforestazione

 


Migliaia di tonnellate di prodotti nei magazzini rischiano di essere distrutte quando, nel 2025, entreranno in vigore i requisiti di certificazione di origine "green".

La lotta europea contro la deforestazione potrebbe avere seri effetti collaterali sul mercato del caffè e del cacao, incluso il rischio di distruggere migliaia di tonnellate di scorte conservate nei magazzini doganali e delle borse.

Questa situazione potrebbe influire sulla disponibilità dei prodotti e, naturalmente, sui prezzi, che di recente hanno già raggiunto livelli record.

Secondo l'International Trade Centre (ITC), un'agenzia collegata all'ONU e all'Intercontinental Exchange (ICE), una delle principali borse per il commercio di futures di materie prime, l'applicazione delle nuove norme dell'UE sta presentando notevoli difficoltà.

Il Regolamento

Il Regolamento Anti Deforestazione impone a tutti gli operatori che importano, esportano e commercializzano in UE bovini, cacao, caffè, palma da olio, gomma, soia, legno e prodotti derivati di verificare, con la dovuta diligenza, che tali beni provengano da Stati/regioni in cui non si sono verificati fenomeni di deforestazione o degrado forestale a partire dal 31 dicembre 2020.

Inoltre, devono assicurarsi che siano rispettati i diritti dei proprietari terrieri, dei lavoratori e delle popolazioni locali, comprese quelle indigene. Gli operatori responsabili devono implementare un adeguato sistema di valutazione e gestione del rischio e di conformità.

Fortunatamente, per le piccole e medie imprese sono previsti oneri semplificati.

Nonostante queste misure abbiano lo scopo di contrastare la deforestazione, potrebbero avere conseguenze indesiderate sul mercato del caffè e del cacao. La distruzione di tonnellate di scorte e la complessità delle norme potrebbero influenzare la disponibilità dei prodotti e le loro quotazioni.

Sarà importante monitorare attentamente l'implementazione di queste regole e valutare eventuali impatti sul settore.

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