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Guida all'acquisto di prodotti ricondizionati

I prodotti ricondizionati rappresentano un'opzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale. Tuttavia, la qualità e le garanzie possono variare notevolmente tra i diversi rivenditori. Garanzie e politiche di reso La normativa europea stabilisce che i prodotti ricondizionati devono essere coperti da almeno 24 mesi di garanzia legale , ma alcuni rivenditori possono offrire garanzie più brevi (12 mesi). Nei marketplace, la responsabilità per garanzia e reso può ricadere sul venditore terzo , complicando talvolta il processo per il consumatore con tempi lunghi e procedure poco lineari. Tutti devono garantire inoltre il diritto di recesso  minimo di 14 giorni . Dove comprare prodotti ricondizionati Il mercato dei ricondizionati è molto variegato e include: Catene di elettronica : come MediaWorld e Unieuro. Marketplace online : come Amazon ed eBay. Rivenditori specializzati : come Swappie e Refurbed. MediaWorld offre ricondizionati con 24 mesi di garanzia e un period...

In Italia ridotti i consumi di carne per motivi ambientali



In base ad una ricerca condotta da Crea e pubblicata sulla rivista scientifica Nutrients il 57% degli italiani ha ridotto il consumo di carne per motivi ambientali, mentre il 27% non intende ridurne il consumo sopratutto in base alla convinzione che sia necessaria per avere una dieta bilanciata. 

Inoltre è emerso come i consumatori siano consapevoli e coscienti delle conseguenze ambientali derivanti dal consumo di carne, e informati sulle proteine diverse da quelle animali raccomandate dai nutrizionisti. 

Le alternative favorite a tal proposito sono; pesce, uova, legumi, formaggi e frutta secca. Mentre per cibi troppo "anticonformisti" come gli insetti, c'è stato un rifiuto del 67% degli intervistati, come anche il 61% ha rifiutato i prodotti di origine vegetale che imitano la carne, sia quella coltivata in laboratorio, sia quella con derivati OGM, più gradita invece l'imitazione della carne senza OGM che è stata rifiutata solo dal 47% dei rispondenti.

Il 90% del campione si ritiene disposto al cambiamento delle abitudini, con l'aiuto anche di organi terzi nazionali ed europei attraverso un loro intervento attivo, che non ricomprenda però l'ulteriore tassazione dei prodotti "proibiti" oppure la limitazione nei punti vendita.

L'incremento degli abitanti del pianeta terra, avrà costi sociali e ambientali significativi,  come maggiore consumo di acqua, maggiore uso del suolo e maggiori emissioni di gas serra. Questi aspetti devono essere considerati nell'elaborazione delle linee guida dietetiche, e inoltre urge la necessità di comprendere le preferenze delle persone relativamente agli alimenti ecosostenibili, e indirizzarle al loro consumo. 

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