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Vuoi vendere qualcosa online? attenzione alla truffa del finto corriere

Può capitare di ritrovarsi a vendere online qualche nostro oggetto che non ci serva più. Di norma non è un'operazione troppo complessa grazie ai vari marketplace esistenti, eppure, bisogna stare molto attenti alle innumerevoli truffe che vengono messe in atto. Una delle ultime trovate è " la truffa del corriere ", una truffa abbastanza articolata che inizia con il messaggio di un'acquirente da subito interessato al prodotto e pronto a comprarlo . L'acquirente però, per diversi motivi inventati, propone il pagamento tramite corriere ovvero che quando il corriere viene a ritirare il pacco con il prodotto vi consegnerà una busta con l'ammontare pattuito . Ovviamente i corrieri non offrono questo servizio quindi stiamo parlando di una truffa. In caso dovessimo accettare possono nascere diverse truffe La richiesta di una caparra per far venire il corriere tramite un sito facksimile a quello reale della compagnia. Ovviamente in questo caso non verrà mai nessuno

In Italia ridotti i consumi di carne per motivi ambientali



In base ad una ricerca condotta da Crea e pubblicata sulla rivista scientifica Nutrients il 57% degli italiani ha ridotto il consumo di carne per motivi ambientali, mentre il 27% non intende ridurne il consumo sopratutto in base alla convinzione che sia necessaria per avere una dieta bilanciata. 

Inoltre è emerso come i consumatori siano consapevoli e coscienti delle conseguenze ambientali derivanti dal consumo di carne, e informati sulle proteine diverse da quelle animali raccomandate dai nutrizionisti. 

Le alternative favorite a tal proposito sono; pesce, uova, legumi, formaggi e frutta secca. Mentre per cibi troppo "anticonformisti" come gli insetti, c'è stato un rifiuto del 67% degli intervistati, come anche il 61% ha rifiutato i prodotti di origine vegetale che imitano la carne, sia quella coltivata in laboratorio, sia quella con derivati OGM, più gradita invece l'imitazione della carne senza OGM che è stata rifiutata solo dal 47% dei rispondenti.

Il 90% del campione si ritiene disposto al cambiamento delle abitudini, con l'aiuto anche di organi terzi nazionali ed europei attraverso un loro intervento attivo, che non ricomprenda però l'ulteriore tassazione dei prodotti "proibiti" oppure la limitazione nei punti vendita.

L'incremento degli abitanti del pianeta terra, avrà costi sociali e ambientali significativi,  come maggiore consumo di acqua, maggiore uso del suolo e maggiori emissioni di gas serra. Questi aspetti devono essere considerati nell'elaborazione delle linee guida dietetiche, e inoltre urge la necessità di comprendere le preferenze delle persone relativamente agli alimenti ecosostenibili, e indirizzarle al loro consumo. 

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