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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

Inflazione, diminuiscono le aspettative dei consumatori

 

Secondo un nuovo sondaggio condotto dalla Bce, ad aprile i consumatori della zona euro hanno abbassato le loro aspettative di inflazione per i prossimi 12 mesi e i tre anni successivi.

L'inflazione è lentamente diminuita dall’autunno scorso, ma l’obiettivo del 2% fissato dalla Bce potrebbe essere un miraggio fino al 2025, dato che le pressioni sottostanti appaiono ostinate, stimolate dalla crescita dei salari nominali più rapida degli ultimi anni.

E tuttavia, le aspettative mediane per l'inflazione nei prossimi 12 mesi sono scese al 4,1% ad aprile dal 5% di marzo, mentre per i tre anni successivi sono scese al 2,5% dal 2,9%, in base a un sondaggio mensile condotto su 14.000 adulti nei maggiori Paesi della zona euro.

«Pertanto, gli aumenti osservati a marzo hanno in gran parte invertito la rotta», sostiene la Bce.

«Le percezioni e le aspettative di inflazione hanno continuato a essere strettamente allineate tra le varie classi di reddito, con gli intervistati più giovani che hanno segnalato percezioni e aspettative di inflazione più basse e cali più marcati rispetto agli intervistati più anziani», ha aggiunto l’istituzione.

 

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