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Vuoi vendere qualcosa online? attenzione alla truffa del finto corriere

Può capitare di ritrovarsi a vendere online qualche nostro oggetto che non ci serva più. Di norma non è un'operazione troppo complessa grazie ai vari marketplace esistenti, eppure, bisogna stare molto attenti alle innumerevoli truffe che vengono messe in atto. Una delle ultime trovate è " la truffa del corriere ", una truffa abbastanza articolata che inizia con il messaggio di un'acquirente da subito interessato al prodotto e pronto a comprarlo . L'acquirente però, per diversi motivi inventati, propone il pagamento tramite corriere ovvero che quando il corriere viene a ritirare il pacco con il prodotto vi consegnerà una busta con l'ammontare pattuito . Ovviamente i corrieri non offrono questo servizio quindi stiamo parlando di una truffa. In caso dovessimo accettare possono nascere diverse truffe La richiesta di una caparra per far venire il corriere tramite un sito facksimile a quello reale della compagnia. Ovviamente in questo caso non verrà mai nessuno

EUIPO: “Europei sempre più consapevoli sui prodotti contraffatti, ma 1 su 3 li acquista ugualmente”

 

In base ad un nuovo studio sulla percezione della proprietà intellettuale, pubblicato dall'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO), gli europei sono sempre più consapevoli dei rischi derivanti dall’acquisto di prodotti contraffatti e dall'accesso a contenuti da fonti illegali.

Guardando ad esempio alla pirateria, l'82 % degli europei è convinto che ottenere contenuti digitali da fonti illegali comporti un rischio di pratiche dannose (truffe o contenuti inappropriati per i minori). Nonostante ciò, lo studio rivela che 1 europeo su 3 considera comunque accettabile acquistare dei prodotti contraffatti quando il prezzo del prodotto originale è troppo elevato, un dato che sale a 1 persona su 2 nel caso dei consumatori di età compresa tra i 15 e i 24 anni.

Guardando ai singoli Paesi, la percentuale di consumatori che hanno acquistato intenzionalmente prodotti contraffatti va dal 24 % in Bulgaria all'8 % in Finlandia, con la Spagna (20 %), l’Irlanda (19 %), il Lussemburgo (19 %) e e la Romania (18 %) tutte sopra la media europea.

«Comprendere la percezione dei cittadini contribuisce a instaurare un dialogo significativo sia con i consumatori che con le parti interessate, nell'ambito delle nostre attività di sensibilizzazione e di divulgazione. L'ultima edizione dello studio sulla percezione della proprietà intellettuale (PI) contiene nuovi approfondimenti relativi alla percezione della violazione dei diritti di PI e sottolinea ancora una volta la necessità di favorire la tutela dei consumatori. Inoltre, lo studio conferma gli sviluppi positivi per quanto riguarda la consapevolezza dell'esistenza di fonti legali e la disponibilità di contenuti digitali da tali fonti», ha affermato il Direttore esecutivo dell'EUIPO, Christian Archambeau.

 

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