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Vuoi vendere qualcosa online? attenzione alla truffa del finto corriere

Può capitare di ritrovarsi a vendere online qualche nostro oggetto che non ci serva più. Di norma non è un'operazione troppo complessa grazie ai vari marketplace esistenti, eppure, bisogna stare molto attenti alle innumerevoli truffe che vengono messe in atto. Una delle ultime trovate è " la truffa del corriere ", una truffa abbastanza articolata che inizia con il messaggio di un'acquirente da subito interessato al prodotto e pronto a comprarlo . L'acquirente però, per diversi motivi inventati, propone il pagamento tramite corriere ovvero che quando il corriere viene a ritirare il pacco con il prodotto vi consegnerà una busta con l'ammontare pattuito . Ovviamente i corrieri non offrono questo servizio quindi stiamo parlando di una truffa. In caso dovessimo accettare possono nascere diverse truffe La richiesta di una caparra per far venire il corriere tramite un sito facksimile a quello reale della compagnia. Ovviamente in questo caso non verrà mai nessuno

Coldiretti: il sì alla proposta dall'UE sulle TEA



Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha ricordato che il 5 luglio è prevista la presentazione della proposta della Commissione europea sulle nuove biotecnologie agricole. Prandini si è recato a Bruxelles per una serie di incontri con rappresentanti delle istituzioni dell'UE, con l'obiettivo di chiedere un'accelerazione nella presentazione del nuovo quadro regolamentare per lo sviluppo delle nuove tecniche di selezione genomica, distinte dagli OGM e denominate Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA).

Secondo il presidente, le nuove tecnologie di miglioramento genetico offrono soluzioni precise e mirate per affrontare sfide come i cambiamenti climatici, la difesa della biodiversità e l'obiettivo della sovranità alimentare. Le TEA consentono di riprodurre i meccanismi naturali dell'evoluzione biologica senza l'inserimento di DNA estraneo alle piante.

La Coldiretti sostiene che gli agricoltori necessitano di alternative efficaci per ridurre l'uso di sostanze chimiche e il loro impatto sulle risorse naturali. Negare l'accesso a queste tecniche, mentre si impongono riduzioni negli strumenti di difesa dalle fitopatologie, mette a rischio la sicurezza alimentare nell'UE e nel mondo, aumentando le importazioni da paesi terzi che non rispettano le stesse norme di sostenibilità ambientale, sociale, sicurezza alimentare e benessere animale.

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