Passa ai contenuti principali

In primo piano

Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

Aumento dei prezzi di frutta e verdura: diminuzione degli acquisti dell'8%


I prezzi della frutta e della verdura continuano ad aumentare e gli italiani ne stanno consumando sempre meno, come dimostrano i dati relativi ai consumi. Secondo l'Osservatorio di Mercato di Cso Italy, basandosi sulle rilevazioni effettuate da GfK Italia, ogni italiano, indipendentemente dall'età, ha consumato 4 kg in meno di frutta e verdura nei primi tre mesi dell'anno rispetto al 2019 e quasi 2 kg in meno rispetto al 2022. La tendenza negativa dei consumi di frutta e verdura fresca si è confermata anche nel primo trimestre di quest'anno, con gli acquisti da parte delle famiglie italiane che sono rimasti fermi a 1,27 milioni di tonnellate, registrando un calo dell'8% rispetto allo stesso periodo del 2022.

 

Ci sono diverse motivazioni sottostanti a questa tendenza. Sicuramente le difficoltà economiche delle famiglie, aggravate dall'aumento dei prezzi, così come i problemi nella produzione agricola, influenzati dagli eventi climatici estremi, hanno avuto un peso significativo. Nel caso della frutta e verdura, il prezzo medio di acquisto nel primo trimestre del 2023 è aumentato del 8% rispetto al primo trimestre del 2022. Se consideriamo un confronto quinquennale, la differenza arriva al 21% in più. Nel trimestre, il volume complessivo di frutta acquistato è stato di 644.000 tonnellate, una quantità notevolmente inferiore rispetto al 2022 (-10%), che aveva già registrato un forte calo. Per la prima volta, il volume degli acquisti di frutta scende al di sotto delle 700.000 tonnellate. 

 

Un altro dato negativo riguarda la spesa per la frutta, che è diminuita del 2%, raggiungendo un totale di 1,32 miliardi di euro, nonostante l'aumento del prezzo medio di acquisto, passato da 1,90 €/kg nel primo trimestre del 2022 a 2,06 €/kg. Il volume degli acquisti di ortaggi nel primo trimestre del 2023 si avvicina a quello della frutta. Con 635.000 tonnellate, gli ortaggi registrano una diminuzione del 6% rispetto al 2022 e del 13% rispetto a cinque anni fa. La spesa totale per gli ortaggi nel periodo ammonta a circa 1,5 miliardi di euro, mentre il prezzo medio mostra un incremento, raggiungendo 2,06 €/kg, un aumento del 8% rispetto al primo trimestre del 2022. 

Commenti