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Prezzi energia in calo: opportunità per i consumatori

Ad agosto 2025, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica si è posizionato attorno a 0,109 €/kWh , mostrando un leggero calo rispetto a luglio. All'inizio di settembre, il valore ha fatto un piccolo balzo a 0,111 €/kWh, rimanendo comunque inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024, con una diminuzione annuale del 3,8%. Anche il gas naturale ha registrato tendenze positive: il prezzo sul Punto di Scambio Virtuale (PSV) è sceso a 0,3925 €/Smc, con un abbassamento del 6% rispetto a luglio. Opportunità per famiglie e imprese La diminuzione dei prezzi all’ingrosso si riflette nelle offerte del mercato libero, dove molti fornitori stanno presentando tariffe fisse o indicizzate più vantaggiose rispetto ai valori medi . È quindi un ottimo momento per rivedere le proprie condizioni contrattuali, così da poter bloccare tariffe più convenienti in vista dell’inverno. Oltre il prezzo: cosa valutare Come evidenziato da Consumerismo, la scelta del fornitore non dovrebbe basarsi ...

Prodotti per l’infanzia: prezzi in aumento nonostante Iva al 5%



Nonostante la riduzione dell’Iva al 5% in vigore dal primo gennaio scorso sui prodotti per l’infanzia (pannolini, latte e seggiolini auto per bambini), si moltiplicano le denunce dei consumatori che segnalano prezzi in aumento. E così il governo ha deciso di accendere un faro sulle possibili speculazioni nel settore.

Il Garante per la sorveglianza dei prezzi, si spiega in una nota, ha sin dall'inizio e su disposizione del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, realizzato un monitoraggio mensile volto a stimare la variazione corrente dei prezzi al consumo dei prodotti assoggettati alla nuova aliquota, rispetto al mese di dicembre 2022. Da questo monitoraggio è emerso che nel primo trimestre 2023, la riduzione delle aliquote non si è trasferita interamente a vantaggio del consumatore: in alcuni casi, infatti, si osserva una diminuzione del prezzo pari solo al 50% di quella attesa.

A seguito di questi dati, il ministro Urso ha dato mandato al Garante per la sorveglianza dei prezzi di convocare al più presto una riunione della nuova Commissione di allerta rapida, istituita con il Decreto trasparenza, per l’approfondimento delle ragioni sottese alle dinamiche di prezzo dei prodotti interessati, al fine di realizzare gli interventi necessari.

Nel dettaglio, gli uffici a supporto del Garante hanno stimato, nel periodo dicembre 2022/marzo 2023, un calo del 4,9% per i pannolini aperti, del 2,9% per le mutandine, dell’1,3% del latte infanzia partenza, del 2,6% per il latte infanzia crescita e dell’1,4% per quello proseguimento; mentre i prezzi dei seggiolini auto sono calati in media del 2%.
Secondo l’Unione nazionale consumatori (Unc) gli alimenti per bambini che a gennaio avrebbero dovuto scendere di prezzo, sono aumentati dello 0,1% rispetto a dicembre 2022 e a febbraio addirittura del 2,7% sul mese precedente.

«Il problema delle manovre sull'Iva – afferma il presidente dell’Unc, Massimiliano Dona - è che se non c'è un riordino complessivo e organico, da noi sempre richiesto, finiscono solo per avvantaggiare i commercianti che non sono obbligati a trasferire il taglio dell'imposta sul prezzo finale e, quindi, troppo spesso, se lo incassano».

«Come accaduto con i prezzi dei carburanti ai distributori, oggi ai minimi dal 2021 – commenta anche il ministro Urso - agiremo con costanza e determinazione affinchè si riducano i prezzi dei prodotti per l’infanzia, con una operazione trasparenza che faccia comprendere chi ne ha eventualmente approfittato. Il taglio dell’Iva doveva andare tutto a beneficio dei consumatori e interverremo in tal senso. Nel frattempo notiamo che dopo il nostro intervento è cominciata la discesa dei prezzi della pasta».

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