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Guida all’acquisto dei ventilatori: tipologie, consumi e consigli utili

  Con l’estate che bussa alla porta, chi non ha un condizionatore in casa spesso si rivolge alla soluzione più semplice e accessibile: il ventilatore. Ma come orientarsi tra i tanti modelli disponibili? E quanto consuma realmente? In questa guida troverai tutte le informazioni necessarie per fare una scelta consapevole. Quale ventilatore fa per te? I ventilatori non sono tutti uguali. Ci sono modelli fissi, come quelli a soffitto o a parete, che richiedono un’installazione più stabile ma offrono un flusso d’aria ampio e costante, perfetti per ambienti grandi. Se invece cerchi qualcosa di più versatile, ci sono i ventilatori mobili, come quelli a piantana, a torre o da tavolo , che puoi facilmente spostare da una stanza all’altra. Per un uso più personale o da scrivania, ci sono anche i modelli portatili a batteria o USB . Infine, se desideri un effetto rinfrescante simile a quello dell’aria condizionata, potresti considerare un ventilatore nebulizzatore o evaporativo , che utilizz...

Europa sempre più green e competitiva. L’Italia in direzione opposta



Secondo l'analisi del rapporto del “Think tank Strategic Perspectives”, condotta dalla Cambridge Econometrics, il consumo di gas naturale e petrolio diminuirà rispettivamente del 31% e del 34% rispetto al 2019. Entro il 2030, la domanda assoluta di gas naturale, nello scenario a basso prezzo dell'energia, diminuirà di 83,5 miliardi di metri cubi e di 9,291 miliardi di metri cubi nel 2030. Scenario ad alto prezzo dell'energia (sempre rispetto al 2019), equivalente al consumo di gas naturale della Germania nel 2022. 
 
L'energia rinnovabile, in particolare eolica e solare, diventerà sempre più conveniente, rendendo la decarbonizzazione energetica in Europa un'opzione economicamente vantaggiosa con bollette positive in arrivo. In media, la spesa energetica e di carburante delle famiglie europee scenderà dall'8,6% del budget nel 2022 al 6,1% nel 2030. L'energia rinnovabile ridurrà i prezzi medi dell'elettricità per i consumatori di oltre il 7%. Per quanto riguarda l'occupazione, l'eccedenza è stata di 475.000 nuovi posti di lavoro.
 
Come si posiziona l'Italia in un futuro vincente di sviluppo sostenibile, crescita e sovranità energetica? L'Italia costruirà rigassificatori, parlerà di nucleare, ha appena smantellato i superbonus all'efficienza edilizia e sta cercando di dire addio all'obsoleta tecnologia dei motori a combustione interna. Non solo il nostro governo sembra ignorare le opportunità di transizione, ma negli ultimi mesi è venuto alla ribalta a Bruxelles per la sua posizione anti “Green deal. E senza che la terza economia dell’Unione Europea faccia la sua parte, gli obiettivi dell’UE saranno difficili da raggiungere. Ma non è detto che l'Italia regredisca o peggio diventi leader del fronte regressivo del campionato. Ci sono alcune semplici cose che si possono fare per evitare di rimanere indietro e influenzare le possibilità del campionato di andare avanti.
 
Sicuramente è possibile iniziare a sbloccare l'autorizzazione per l’energia rinnovabile. Secondo la relazione annuale 2023 di Irex, gli investimenti previsti nel 2022 ammontano a circa 41 miliardi di euro e riguardano 38,9 GW di potenza, quasi il triplo rispetto al 2021. Nonostante il decreto semplificazioni, risultano ancora pendenti 673 domande su 864 totali. La seconda riguarda l'efficienza dell'edilizia: finita la spinta del superbonus bisognerà smistare la selva di bonus rimasti per costruire incentivi fiscali intelligenti (magari evitando di sovvenzionare le caldaie a gas). Il terzo è il risparmio energetico, che deve essere considerato una leva strategica, perché durante la crisi energetica sono stati raggiunti risultati superiori alle attese: tra settembre 2022 e febbraio 2023, infatti, la domanda di gas in Italia è diminuita rispetto allo stesso periodo.  Il 20% in calo nei tre anni precedenti non ha influenzato la produzione industriale.
 
In questo modo non si riesce a comprendere l'opposizione all'evidente e inevitabile passaggio ai motori elettrici per il trasporto terrestre, in quanto i motori elettrici risultano essere superiori sotto tutti i punti di vista (tecnico, energetico, economico). Infatti, il messaggio subliminale lanciato dal governo italiano nel settore è che il divieto delle auto a combustione sarà evitato attraverso un'audace scappatoia. Un messaggio che non fa che aumentare il ritardo di Stellantis nell'affrontare questa sfida nel mercato mondiale. Questioni di sostenibilità a parte, e senza nemmeno menzionare i catastrofici eventi climatici che hanno inondato le notizie italiane di recente, le implicazioni economiche delle politiche italiane sfuggono davvero.

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