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Prezzi energia in calo: opportunità per i consumatori

Ad agosto 2025, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica si è posizionato attorno a 0,109 €/kWh , mostrando un leggero calo rispetto a luglio. All'inizio di settembre, il valore ha fatto un piccolo balzo a 0,111 €/kWh, rimanendo comunque inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024, con una diminuzione annuale del 3,8%. Anche il gas naturale ha registrato tendenze positive: il prezzo sul Punto di Scambio Virtuale (PSV) è sceso a 0,3925 €/Smc, con un abbassamento del 6% rispetto a luglio. Opportunità per famiglie e imprese La diminuzione dei prezzi all’ingrosso si riflette nelle offerte del mercato libero, dove molti fornitori stanno presentando tariffe fisse o indicizzate più vantaggiose rispetto ai valori medi . È quindi un ottimo momento per rivedere le proprie condizioni contrattuali, così da poter bloccare tariffe più convenienti in vista dell’inverno. Oltre il prezzo: cosa valutare Come evidenziato da Consumerismo, la scelta del fornitore non dovrebbe basarsi ...

Arriva la carta acquisti per i beni alimentari

 


Arriva la carta per l’acquisto di alimenti di prima necessità in favore dei meno abbienti, seppur con delle limitazioni quanto alla platea dei beneficiari. Sono questi i contorni definiti dal decreto del ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare e delle Foreste (Masaf) e dell’Economia. L’obiettivo sarebbe rendere operativo lo strumento dal luglio 2023, impiegando il fondo da mezzo miliardo previsto dalla manovra 2023.

Nel dettaglio, la misura andrebbe a beneficio di quegli individui residenti in Italia che, alla data di pubblicazione in gazzetta del decreto, abbiano tutti i componenti del nucleo familiare iscritti all’Anagrafe della popolazione residente e un’Isee in corso di validità non superiore ai 15mila euro.

La carta prevede, però, anche numerose limitazioni. Non potrà essere erogata alle famiglie in cui vi siano titolari di reddito di cittadinanza, reddito di inclusione o qualsiasi strumento di sostegno alla povertà. Inoltre, lo stesso vincolo si applica nel caso di percettori di: nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi) e indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori (Dis coll); indennità di mobilità; fondi di solidarietà per l'integrazione del reddito; Cassa integrazione guadagni (Cig); ogni altra forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogata dallo Stato.

Quanto agli acquisti consentiti, non potranno essere comprate bevande alcoliche e il buono potrà essere speso presso tutti gli esercizi commerciali che abbiano stipulato una convenzione tramite la presentazione di una domanda al Masaf.

L’importo massimo dello strumento sarà di 382,5 euro per nucleo familiare, con la possibilità di effettuare un riparto degli eventuali residui.

Il meccanismo di attribuzione prevede un filo diretto tra Inps e Comuni. Questi ultimi riceveranno l’elenco dei beneficiari stilato dall’Inps, sulla base di tre parametri di priorità in ordine decrescente individuate dal decreto.

I Comuni dovranno in seguito verificare la posizione anagrafica dei nuclei familiari contenuti negli elenchi. Sulla base del numero di carte loro assegnate, potranno attribuire gli eventuali residui dopo aver esaurito le famiglie individuate in base ai criteri di priorità, basandosi sulle informazioni provenienti dai locali servizi sociali.

Le carte saranno operative a partire dal mese di luglio 2023, con l’obbligo di effettuare la prima spesa di beni alimentari di prima necessità entro il 15 settembre 2023, pena la decadenza del beneficio.

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