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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

Una Pasqua amara

 



Nel mese di marzo, l’Istat ha comunicato una consistente riduzione nella crescita annua del tasso di inflazione, che è passata da +9,1% nel mese di febbraio a +7,7%. Solo buone notizie per i consumatori? Il quadro sembra essere più complesso di così, e la Pasqua potrebbe rivelarsi ancora difficile per molti.

Secondo il Codacons, la dinamica in discesa dell’inflazione è prevalentemente da ricondurre alla frenata delle tariffe di luce e gas sul mercato tutelato e su quello libero, mentre il costo del cosiddetto “carrello della spesa” è ulteriormente aumentato ad inizio 2023, raggiungendo la cifra record di +12,7% a marzo.

Federconsumatori ha poi cercato di quantificare i rincari per i prodotti più popolari e acquistati durante le festività pasquali, stimando degli aumenti ben poco rassicuranti. Per l’associazione, la colomba farcita subirà un rialzo del 51%, i popolari ovetti del 19%, i coniglietti di cioccolato del 12%, per un rialzo complessivo delle tariffe delle pietanze tipiche pasquali del 9,8% su base annua.

Il salasso non si ferma però al cibo, avverte il Codacons, segnalando anche la crescita dei costi dei servizi relativi ai trasporti, stimata al + 6,3%.

Quella che si annuncia per gli Italiani è quindi una Pasqua più “amara” e di prossimità, con gite brevi e spesso in luoghi del proprio territorio, in attesa che il futuro riporti un po’ di normalità.

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