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Guida all'acquisto di prodotti ricondizionati

I prodotti ricondizionati rappresentano un'opzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale. Tuttavia, la qualità e le garanzie possono variare notevolmente tra i diversi rivenditori. Garanzie e politiche di reso La normativa europea stabilisce che i prodotti ricondizionati devono essere coperti da almeno 24 mesi di garanzia legale , ma alcuni rivenditori possono offrire garanzie più brevi (12 mesi). Nei marketplace, la responsabilità per garanzia e reso può ricadere sul venditore terzo , complicando talvolta il processo per il consumatore con tempi lunghi e procedure poco lineari. Tutti devono garantire inoltre il diritto di recesso  minimo di 14 giorni . Dove comprare prodotti ricondizionati Il mercato dei ricondizionati è molto variegato e include: Catene di elettronica : come MediaWorld e Unieuro. Marketplace online : come Amazon ed eBay. Rivenditori specializzati : come Swappie e Refurbed. MediaWorld offre ricondizionati con 24 mesi di garanzia e un period...

Rapporto Enea, calano i consumi ma crescono le emissioni

 



Non c’è ombra di dubbio che la guerra in Ucraina abbia avuto un impatto negativo sulle economie occidentali e sui portafogli dei consumatori europei. Ancor meno sorprendenti sono le conseguenze per il nostro Paese, fortemente dipendente dalle importazioni di gas proveniente dalla Russia fino al febbraio 2022.

L’entità di questo shock economico è stata recentemente messa nero su bianco dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie (Enea), che nel suo report trimestrale ha calcolato un aumento medio dei costi nel 2022 rispetto al 2021 pari al 100% per l’elettricità e al 57% per il gas. Allo stesso tempo, Enea ha sottolineato un calo dei consumi energetici del 12% nell’ultimo trimestre dell’anno, che si traduce in una contrazione di oltre il 3% su base annua.

«Come nel resto dell'Eurozona, - spiega Francesco Gracceva, che ha coordinato l’analisi condotta da Enea - il crollo dei consumi energetici dell'ultimo trimestre è stato causato da una contrazione della domanda e azioni di adattamento nell'industria, oltre che da un clima eccezionalmente mite a inizio stagione 2022-2023 e da misure di contenimento dei consumi».

Tuttavia, il report sottolinea un parallelo incremento delle emissioni di anadride carbonica, che nel 2022 sono cresciute dello 0,5% rispetto all’anno precedente. Questa apparente contraddizione è attribuibile, secondo i ricercatori Enea, ai cambiamenti all’interno del mix energetico italiano. A fronte di un minor impiego di gas (-10%) e fonti rinnovabili (-12%), si è fatto ricorso a volumi crescenti di petrolio (+5,5%), carbone (+29%) e olio combustibile nel termoelettrico (+60%). Nonostante l’utilizzo massivo di energie fossili, l’Enea fa comunque sapere che la quota delle rinnovabili sui consumi finali è arrivata al 20%, crescendo rispetto al 2021 di un punto percentuale.

Da segnalare infine la performance positiva delle tecnologie low-carbon, in particolare nel campo della mobilità elettrica, nonostante il 2022 abbia segnato un aumento del deficit commerciale del 14%, spinto dalle importazioni di pannelli fotovoltaici, accumulatori agli ioni di litio e veicoli ibridi plug-in.

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