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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

Pasquetta 2023, gli italiani scelgono la gita fuori porta

 




Oltre quattro italiani su dieci (43%) hanno scelto Pasquetta per fare una gita fuori porta o un picnic al mare , in montagna o nel verde. È quanto emerge da un’analisi condotta da Coldiretti/Ixè, che mette in luce la voglia dei cittadini di passare del tempo all’aria aperta nonostante il meteo instabile e freddo, soprattutto nel centro-sud Italia.

Un 33% ha invece deciso di restare a casa e approfittare del Lunedì dell’Angelo per rilassarsi, mentre il 15% degli interpellati ha dichiarato di voler visitare parenti e amici. Solo un il 2% è in vacanza, mentre in fondo alla classifica ci sono gli amanti della cultura e dei musei (1%).

Secondo la Coldiretti, tra i piatti più gettonati per il pranzo di Pasquetta ci sono lasagne, salumi, formaggi e uova sode, oltre alle tradizionali grigliate a base di carne, pesce e verdure. Spazio anche agli avanzi della Pasqua, che in tempi di inflazione sono più che mai preziosi: l’associazione degli agricoltori sottolinea infatti come gli italiani abbiano speso quasi 2 miliardi di euro per il menù delle feste, una cifra in crescita del 10% rispetto all’anno precedente.

Numerosi anche i cittadini che hanno deciso di trascorrere il giorno di Pasquetta lontano da fornelli e bracieri. Secondo Terranostra, oltre 350 mila persone hanno optato per un pranzo in agriturismo, che garantisce una fuga dal frastuono della città senza l’incertezza legata al meteo. Molte delle 25mila aziende agrituristiche presenti in Italia - conclude Coldiretti – hanno offerto alloggio e pasti completi, oltre a spazi per picnic e per chi ama prepararsi da mangiare, ricorrendo eventualmente all'acquisto dei prodotti a chilometro zero di Campagna Amica.

 

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