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Guida all'acquisto di prodotti ricondizionati

I prodotti ricondizionati rappresentano un'opzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale. Tuttavia, la qualità e le garanzie possono variare notevolmente tra i diversi rivenditori. Garanzie e politiche di reso La normativa europea stabilisce che i prodotti ricondizionati devono essere coperti da almeno 24 mesi di garanzia legale , ma alcuni rivenditori possono offrire garanzie più brevi (12 mesi). Nei marketplace, la responsabilità per garanzia e reso può ricadere sul venditore terzo , complicando talvolta il processo per il consumatore con tempi lunghi e procedure poco lineari. Tutti devono garantire inoltre il diritto di recesso  minimo di 14 giorni . Dove comprare prodotti ricondizionati Il mercato dei ricondizionati è molto variegato e include: Catene di elettronica : come MediaWorld e Unieuro. Marketplace online : come Amazon ed eBay. Rivenditori specializzati : come Swappie e Refurbed. MediaWorld offre ricondizionati con 24 mesi di garanzia e un period...

Aumenti del prezzo della pasta. Allarme dall’Unione dei consumatori


La guerra delle famiglie contro i carrelli costosi inizia con la pasta. L'Unione Italiana dei Consumatori denuncia che dal mese di giugno del 2021 fino ai giorni attuali, il prezzo della pasta è aumentato di circa il 37%. L'associazione studia nuove denunce all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e all'Agenzia di Giustizia Penale per possibili violazioni dell'andamento dei listini al dettaglio: «È necessario - scrive il Codacons - verificare se vi siano anomalie sul mercato tese a mantenere elevati i prezzi al dettaglio di un prodotto molto presente sulle tavole degli italiani». Inoltre, secondo il Codacons, l'aggiunta di pratiche ipotetiche e speculative sulle merci potrebbero costituire un cancello anticoncorrenziale. 

C'è una battaglia aperta per i costosi maccheroni in questo momento. La Coldiretti, secondo quanto riportato dai dati Istat Coeweb, ha gettato pochi giorni fa la sua prima pietra nello stagno, denunciando che, mentre i pagamenti del grano duro agli agricoltori sono diminuiti del 30% l'anno scorso, il prezzo della pasta è aumentato del 18% nello stesso periodo. Al tavolo degli imputati, gli industriali si sono subito mobilitati per difendersi, soprattutto dall'accusa di speculazione: «Il grano ha prezzi troppo fluttuanti e non l'industria della pasta a determinare il prezzo del grano duro, a farlo è il mercato globale con meccanismi e quotazioni internazionali», ha annunciato qualche giorno fa Riccardo Felicetti, Presidente dei pastai dell'Unione Italiana Food

I produttori sottolineano poi che il grano duro e la semola incidono significativamente sul costo finale della pasta, considerato un prodotto mono ingrediente, ma bisogna anche fare i conti con altre voci di costo come energia, imballaggio e trasporto. 

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