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Guida all'acquisto di prodotti ricondizionati

I prodotti ricondizionati rappresentano un'opzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale. Tuttavia, la qualità e le garanzie possono variare notevolmente tra i diversi rivenditori. Garanzie e politiche di reso La normativa europea stabilisce che i prodotti ricondizionati devono essere coperti da almeno 24 mesi di garanzia legale , ma alcuni rivenditori possono offrire garanzie più brevi (12 mesi). Nei marketplace, la responsabilità per garanzia e reso può ricadere sul venditore terzo , complicando talvolta il processo per il consumatore con tempi lunghi e procedure poco lineari. Tutti devono garantire inoltre il diritto di recesso  minimo di 14 giorni . Dove comprare prodotti ricondizionati Il mercato dei ricondizionati è molto variegato e include: Catene di elettronica : come MediaWorld e Unieuro. Marketplace online : come Amazon ed eBay. Rivenditori specializzati : come Swappie e Refurbed. MediaWorld offre ricondizionati con 24 mesi di garanzia e un period...

Una coperta sempre più corta: in arrivo il nuovo decreto aiuti

 



Il 31 marzo scadranno gli aiuti a famiglie e imprese mirati ad ammortizzare l’impatto dei rincari di luce e gas, e per il momento il futuro è più che incerto.

Nella scorsa legge di bilancio, il governo aveva prorogato e rafforzato buonaparte dei bonus e aiuti messi in campo dall’esecutivo Draghi: dal bonus sociale bollette per i redditi Isee fino a 15.000 euro, passando per il mantenimento dell’aliquota IVA al 5% per le somministrazioni di energia prodotta con gas metano, fino al credito di imposta a favore delle imprese.

La coperta è però corta. Le risorse messe a disposizione nella manovra (circa 21 miliardi) sono servite solo a coprire le misure per il primo trimestre del 2023, mentre il dopo appare piuttosto incerto. Una linea sembra però filtrare dal ministero dell’economia e da palazzo chigi: lo stato delle finanze pubbliche non conentirà di prorogare i provvedimenti tout court, richiedendo delle modifiche che ne limitino lo spettro di applicazione.

Le ipotesi in campo procedono lungo due principali direttrici. Da un lato, il governo sembra intenzionato a passare ad un bonus famiglie basato sui consumi che premi il risparmio, in linea con le indicazioni dell’UE, mentre sul fronte degli oneri generali di sistema, fin qui azzerati, non si esclude un taglio parziale o una reintroduzione.

Pr quanto riguarda le imprese, l’idea sarebbe quella di concepire sostegni economici differenziati su tre fasce, così da ridurre l’impatto sulle finanze pubbliche e tenere in considerazione le esigenze di diversi settori.

Le associazioni dei consumatori sono però preoccupate da una uscita dal sistema di bonus ed incentivi troppo veloce e brutale, che, a loro dire, potrebbe annullare i benefici attesi da un calo delle bollette di luce e gas stimati dall’Arera per il primo e secondo trimestre dell’anno.

L’unico punto fisso sembra essere per ora il mantenimento del bonus sociale per tutto il 2023, con il presidente dell’Arera Stefano Besseghini che ha ne annunciato la proroga con una soglia di reddito invariata, fissata a 15.000 euro di Isee.

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