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Prezzi energia in calo: opportunità per i consumatori

Ad agosto 2025, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica si è posizionato attorno a 0,109 €/kWh , mostrando un leggero calo rispetto a luglio. All'inizio di settembre, il valore ha fatto un piccolo balzo a 0,111 €/kWh, rimanendo comunque inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024, con una diminuzione annuale del 3,8%. Anche il gas naturale ha registrato tendenze positive: il prezzo sul Punto di Scambio Virtuale (PSV) è sceso a 0,3925 €/Smc, con un abbassamento del 6% rispetto a luglio. Opportunità per famiglie e imprese La diminuzione dei prezzi all’ingrosso si riflette nelle offerte del mercato libero, dove molti fornitori stanno presentando tariffe fisse o indicizzate più vantaggiose rispetto ai valori medi . È quindi un ottimo momento per rivedere le proprie condizioni contrattuali, così da poter bloccare tariffe più convenienti in vista dell’inverno. Oltre il prezzo: cosa valutare Come evidenziato da Consumerismo, la scelta del fornitore non dovrebbe basarsi ...

Un sondaggio Bankitalia prevede una riduzione dei prezzi delle case

 


Secondo il Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni condotto da Bankitalia e relativo al IV trimestre del 2022 è la prima volta dal 2021 in cui le valutazioni di riduzione dei prezzi delle case hanno leggermente superato quelle di aumento.

Questo è quanto evidenziato dal sondaggio tra le 1583 agenzie del territorio. È stato anche rilevato un aumento del divario tra chi pensa per i prossimi mesi, se non per gli anni futuri, a una diminuzione dei prezzi e chi invece ritiene che le quotazioni aumenteranno.

La quota di compravendite finanziate con mutuo ipotecario si è ridotta significativamente ed è arrivata al 65,3% rispetto al 68% dei tre mesi precedenti. Il rapporto fra l’ammontare del prestito e il valore dell’immobile (noto come Ltv) è rimasto su valori elevati, attorno a quota 77, ma inferiore di due punti rispetto al recente passato. Un dato considerevole del trend di mercato è quanto chiede in meno il compratore, ovvero lo sconto medio: il dato è passato dall’8,4 all’8,8%.

Un altro elemento rilevante è che anche il tempo di vendita è notevolmente aumentato. I tempi necessari per concludere la transazione (di norma per le agenzie l’operazione è considerata conclusa e quindi remunerata quando viene firmato il compromesso) sono saliti da 5,9 a 6,1 mesi. La maggior parte degli incarichi di vendita non si concludono per via della forte discrepanza del divario di prezzo tra quanto richiesto dal venditore e le disponibilità di chi vorrebbe comprare. È un fenomeno che si ripete tutte le volte che il mercato cambia verso: per diversi mesi le vendite si bloccano prima di veder cambiare idea ai venditori.

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