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Prezzi energia in calo: opportunità per i consumatori

Ad agosto 2025, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica si è posizionato attorno a 0,109 €/kWh , mostrando un leggero calo rispetto a luglio. All'inizio di settembre, il valore ha fatto un piccolo balzo a 0,111 €/kWh, rimanendo comunque inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024, con una diminuzione annuale del 3,8%. Anche il gas naturale ha registrato tendenze positive: il prezzo sul Punto di Scambio Virtuale (PSV) è sceso a 0,3925 €/Smc, con un abbassamento del 6% rispetto a luglio. Opportunità per famiglie e imprese La diminuzione dei prezzi all’ingrosso si riflette nelle offerte del mercato libero, dove molti fornitori stanno presentando tariffe fisse o indicizzate più vantaggiose rispetto ai valori medi . È quindi un ottimo momento per rivedere le proprie condizioni contrattuali, così da poter bloccare tariffe più convenienti in vista dell’inverno. Oltre il prezzo: cosa valutare Come evidenziato da Consumerismo, la scelta del fornitore non dovrebbe basarsi ...

Superbonus villette, arriva la proroga al 30 settembre

 



Dopo mesi di incertezze per il settore edile e per i consumatori, con una nota ufficiale del MEF sono arrivate rassicurazioni circa due proroghe per il superbonus 110%, in scadenza a fine marzo.

In attesa che il Senato converta definitivamente in legge il decreto 11 del 2023, approvato con 185 voti favorevoli e 121 contrari dalla Camera il 30 marzo, il Ministero prova quindi a rassicurare coloro che, pur avendo iniziato i lavori di ristrutturazione, rischiavano di non poter usufruire del bonus.

Da un lato, ci sarà tempo fino al 30 settembre per saldare le spese e completare i lavori sulle unità unifamiliari, a patto che al 30 settembre 2022 sia stato effettuato almeno il 30% dei lavori complessivi. In questo modo il governo punta a ridare ossigeno a contribuenti e imprese che, pur avendo avviato una ristutturazione, non siano riusciti a completare l’intervento a causa dei ritardi nell’avanzamento dei cantieri.

Dall’altro lato, un secondo emendamento al decreto mira ad estendere l’utilizzo della remissione in bonis per comunicare la cessione del credito, che consentirà di avvalersi di tale istituto anche in caso di cessioni a favore di banche ed intermediari finanziari concluse dopo il termine del 31 marzo.

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