Passa ai contenuti principali

In primo piano

Guida all'acquisto di prodotti ricondizionati

I prodotti ricondizionati rappresentano un'opzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale. Tuttavia, la qualità e le garanzie possono variare notevolmente tra i diversi rivenditori. Garanzie e politiche di reso La normativa europea stabilisce che i prodotti ricondizionati devono essere coperti da almeno 24 mesi di garanzia legale , ma alcuni rivenditori possono offrire garanzie più brevi (12 mesi). Nei marketplace, la responsabilità per garanzia e reso può ricadere sul venditore terzo , complicando talvolta il processo per il consumatore con tempi lunghi e procedure poco lineari. Tutti devono garantire inoltre il diritto di recesso  minimo di 14 giorni . Dove comprare prodotti ricondizionati Il mercato dei ricondizionati è molto variegato e include: Catene di elettronica : come MediaWorld e Unieuro. Marketplace online : come Amazon ed eBay. Rivenditori specializzati : come Swappie e Refurbed. MediaWorld offre ricondizionati con 24 mesi di garanzia e un period...

Superbonus villette, arriva la proroga al 30 settembre

 



Dopo mesi di incertezze per il settore edile e per i consumatori, con una nota ufficiale del MEF sono arrivate rassicurazioni circa due proroghe per il superbonus 110%, in scadenza a fine marzo.

In attesa che il Senato converta definitivamente in legge il decreto 11 del 2023, approvato con 185 voti favorevoli e 121 contrari dalla Camera il 30 marzo, il Ministero prova quindi a rassicurare coloro che, pur avendo iniziato i lavori di ristrutturazione, rischiavano di non poter usufruire del bonus.

Da un lato, ci sarà tempo fino al 30 settembre per saldare le spese e completare i lavori sulle unità unifamiliari, a patto che al 30 settembre 2022 sia stato effettuato almeno il 30% dei lavori complessivi. In questo modo il governo punta a ridare ossigeno a contribuenti e imprese che, pur avendo avviato una ristutturazione, non siano riusciti a completare l’intervento a causa dei ritardi nell’avanzamento dei cantieri.

Dall’altro lato, un secondo emendamento al decreto mira ad estendere l’utilizzo della remissione in bonis per comunicare la cessione del credito, che consentirà di avvalersi di tale istituto anche in caso di cessioni a favore di banche ed intermediari finanziari concluse dopo il termine del 31 marzo.

Commenti