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Guida all’acquisto dei ventilatori: tipologie, consumi e consigli utili

  Con l’estate che bussa alla porta, chi non ha un condizionatore in casa spesso si rivolge alla soluzione più semplice e accessibile: il ventilatore. Ma come orientarsi tra i tanti modelli disponibili? E quanto consuma realmente? In questa guida troverai tutte le informazioni necessarie per fare una scelta consapevole. Quale ventilatore fa per te? I ventilatori non sono tutti uguali. Ci sono modelli fissi, come quelli a soffitto o a parete, che richiedono un’installazione più stabile ma offrono un flusso d’aria ampio e costante, perfetti per ambienti grandi. Se invece cerchi qualcosa di più versatile, ci sono i ventilatori mobili, come quelli a piantana, a torre o da tavolo , che puoi facilmente spostare da una stanza all’altra. Per un uso più personale o da scrivania, ci sono anche i modelli portatili a batteria o USB . Infine, se desideri un effetto rinfrescante simile a quello dell’aria condizionata, potresti considerare un ventilatore nebulizzatore o evaporativo , che utilizz...

Pasta, quasi raddoppiati i consumi in tutto il mondo

 


Negli ultimi 10 anni i consumi di pasta sono quasi raddoppiati, passando da 9 a circa 17 milioni di tonnellate, dimostrando un crescente desiderio globale per questo alimento. In particolare, in Italia, i consumatori di pasta sono i più numerosi, con una media di circa 23 chili di pasta consumati annualmente pro capite. Oltre la metà della produzione nazionale di pasta viene destinata all'estero, rappresentando circa il 61% delle esportazioni totali.

Secondo i dati forniti dall'Unione Italiana Food e dall'Istat, nel 2022 sono state esportate circa 2,4 milioni di tonnellate di pasta italiana in tutto il mondo, rappresentando un aumento del 5,2% rispetto al 2021, per un valore di 3,7 miliardi di euro, con un aumento del 31% rispetto all'anno precedente. Questo significa che più di 78 milioni di porzioni di pasta italiana sono state servite in tutto il mondo.

L'Italia è il primo produttore di pasta al mondo, con 3,5 milioni di tonnellate prodotte ogni anno, precedendo gli Stati Uniti e la Turchia. La pasta italiana è apprezzata in tutto il mondo, grazie alla qualità del prodotto e alla maestria dei produttori italiani.

Le esportazioni di pasta italiana sono prevalentemente destinate ai paesi dell'Unione Europea, rappresentando il 65,2% del totale, mentre il restante 37,8% è destinato ai paesi non appartenenti all'Unione Europea. 

I mercati più importanti per l'export di pasta italiana includono la Germania (440.044 tonnellate), il Regno Unito (296.578 tonnellate), la Francia (267.685 tonnellate), gli Stati Uniti (259.470 tonnellate) e il Giappone (67.126 tonnellate).

Tuttavia, ci sono anche alcuni paesi che registrano una crescita significativa della domanda di pasta italiana, come il Canada, la Polonia, Malta, la Libia e il Kenya, dove la crescita è del 20%. Inoltre, la domanda di pasta in paesi come l'Arabia Saudita e la Tunisia è cresciuta del 50%, mentre tocca picchi addirittura superiori al +100% in Repubblica di Moldavia, Indonesia, Iraq, Costa d'Avorio e Birmania.

Sono quasi raddoppiati in venti anni i Paesi dove si consuma più di 1 kg pro capite di pasta all'anno. In Italia il consumo pro capite è di 23 chilogrammi, contro i 17 kg della Tunisia, seconda. Seguono Venezuela (15 kg), Grecia (12,2 kg), Perù (9,9 kg) Cile (9,6 kg), Stati Uniti (8,8 kg), Turchia (8,7 kg), Iran (8,5 kg), Francia (8,3 kg) e Germania (7,9 kg).

«Oggi oltre il 60% dei pacchi di pasta prodotti in Italia viene esportata, contro il 48% nel 2000 e il 5% nel 1955 - ricorda Riccardo Felicetti, presidente dei Pastai italiani di Unione Italiana Food - Se la pasta italiana gode all'estero di tanto successo e ha un percepito estremamente positivo è merito del saper fare centenario dei pastai italiani. Protagonista di infinite ricette antispreco e del giorno dopo, la pasta si conferma un alimento sostenibile, versatile, nutrizionalmente bilanciato e accessibile».


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