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Prezzi energia in calo: opportunità per i consumatori

Ad agosto 2025, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica si è posizionato attorno a 0,109 €/kWh , mostrando un leggero calo rispetto a luglio. All'inizio di settembre, il valore ha fatto un piccolo balzo a 0,111 €/kWh, rimanendo comunque inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024, con una diminuzione annuale del 3,8%. Anche il gas naturale ha registrato tendenze positive: il prezzo sul Punto di Scambio Virtuale (PSV) è sceso a 0,3925 €/Smc, con un abbassamento del 6% rispetto a luglio. Opportunità per famiglie e imprese La diminuzione dei prezzi all’ingrosso si riflette nelle offerte del mercato libero, dove molti fornitori stanno presentando tariffe fisse o indicizzate più vantaggiose rispetto ai valori medi . È quindi un ottimo momento per rivedere le proprie condizioni contrattuali, così da poter bloccare tariffe più convenienti in vista dell’inverno. Oltre il prezzo: cosa valutare Come evidenziato da Consumerismo, la scelta del fornitore non dovrebbe basarsi ...

2022, crolla la capacità di spesa delle famiglie

 

Il 2022 si conferma annus horribilis per le tasche degli italiani, poiché chiamati a sostenere un aumento dei costi in tutti i principali capitoli di spesa della vita quotidiana. Lo afferma Termometro, un'indagine condotta da Altroconsumo insieme alle sue controparti in Spagna, Belgio e Portogallo ogni anno. La ricerca, che verrà presentata oggi in un convegno al Senato di Roma, ha elaborato i dati sulla base di un indice costruito ad hoc per il 2022, che rivela un impoverimento della capacità degli italiani di sostenere le spese nei sei principali ambiti: abitazione, mobilità, salute, alimentazione, istruzione, cultura e tempo libero. Secondo l'associazione, l'indice italiano di quest'anno è pari a 45,2, il più basso di sempre dalla nascita dell'indagine nel 2018.

Nell'indagine, che ha coinvolto quasi 3.000 consumatori, è stata esaminata la capacità degli italiani di sostenere le principali spese quotidiane. Nel 2022, le famiglie che incontrano difficoltà a sostenere le spese legate all'alimentazione e all'abitazione sono aumentate considerevolmente. Il 37% delle famiglie ha avuto problemi nell'acquisto di cibo (+13 punti percentuali rispetto al 2021) e il 49% ha trovato difficile coprire le spese per l'abitazione (+9 punti). Le percentuali di famiglie in difficoltà per gli altri ambiti di spesa, come la salute, la mobilità, la cultura e il tempo libero e l'istruzione, sono rimaste stabili o leggermente aumentate: 43% per la salute, 40% per la mobilità, 37% per la cultura e il tempo libero e il 26% per l'istruzione.

Allo stesso tempo, si è registrata una diminuzione delle famiglie che non hanno avuto problemi a coprire le spese per quanto riguarda l'alimentazione, solo l'18%, ovvero 10 punti in meno rispetto al 2021, e la mobilità (17%). Nel complesso, le famiglie in gravi difficoltà economiche, ovvero con problemi per tutte e sei gli ambiti di spesa, sono aumentate nel 2022 e sono pari al 9%, quasi il doppio rispetto al 2021 (5%).

Le differenze geografiche sono notevoli, come sempre. Va comunque ricordato che nel nostro paese esiste una forbice tra Nord e Sud. Il verdetto di Termometro non si discosta da una diagnosi consueta: anche nel 2022 emergono importanti differenze fra Settentrione e Meridione.





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