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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

Fratelli La Bufala compie 20 anni



“Fratelli La Bufala” è una catena di ristoranti, da 25 milioni di fatturato, nata a Napoli nel 2003, fondata dai fratelli Carlo, Giuseppe e Vincenzo Candela. I tre fratelli provenivano da una famiglia di allevatori di bufale e decisero di mettere a frutto la loro esperienza nel settore gastronomico, aprendo un ristorante specializzato nella cucina tradizionale napoletana.

Il nome “Fratelli La Bufala” è stato scelto proprio per evidenziare l’importanza della mozzarella di bufala nella tradizione gastronomica e culinaria campana, creando dunque una forte legame con le radici dei fratelli Candela.

 

Il primo ristorante di Fratelli La Bufala è stato aperto nel quartiere Chiaia di Napoli, mapresto si sono espansi sia a livello nazionale sia internazionale, aprendo ristoranti a Milano, Roma, New York, Madrid, Parigi, Dubai e molte altre città in tutto il mondo, arrivando a contare 49 ristoranti in tutto il mondo, dei quali 22 a gestione diretta. 

 

Il successo della catena è dovuto alla qualità dei loro piatti, nei quali vengono utilizzati ingredienti freschi e di alta qualità, come la mozzarella di bufala, i pomodori San Marzano e l’olio extra-vergine d’oliva. Inoltre, l’atmosfera familiare e accogliente dei loro ristoranti fa sì che tutti i clienti vengano immersi nella tradizione campana, sentendosi a Napoli da qualsiasi altra città del mondo.

 

Ma Fratelli La Bufala non è solo un riferimento per una buona cena, infatti è anche una società molto impegnata sia a livello sociale che sostenibile, avendo proposto diversi progetti e iniziative ai fini di diminuire il loro impatto ambientale e di sostenere temi socialmente rilevanti

 

Tra queste iniziative ci sono i 200.000 euro stanziati nel 2021 per la realizzazione di pack ecologici e i 250.000 euro nel 2022 per il lancio del primo forno a legna ecosostenibile, con il progetto fi installarlo in ogni ristorante del brand. A livello sociale, Fratelli La Bufala ha anche intrapreso nel 2010 e sostenuto negli anni il progetto “Finchè c’è pizza c’è speranza”, un’iniziativa volta ad aiutare i giovani ex-detenuti del carcere di Nisida facendogli riscattare la propria posizione attraverso l’insegnamento del mestiere del pizzaiolo. 


Dunque, dopo 20 anni di attività, Fratelli La Bufala si stabilizza ancora non solo come un franchising culinario di alta qualità, ma anche come un gruppo attento alle questioni di sostenibilità ambientale e a problemi sociali della nostra realtà. 

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