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Guida all’acquisto dei ventilatori: tipologie, consumi e consigli utili

  Con l’estate che bussa alla porta, chi non ha un condizionatore in casa spesso si rivolge alla soluzione più semplice e accessibile: il ventilatore. Ma come orientarsi tra i tanti modelli disponibili? E quanto consuma realmente? In questa guida troverai tutte le informazioni necessarie per fare una scelta consapevole. Quale ventilatore fa per te? I ventilatori non sono tutti uguali. Ci sono modelli fissi, come quelli a soffitto o a parete, che richiedono un’installazione più stabile ma offrono un flusso d’aria ampio e costante, perfetti per ambienti grandi. Se invece cerchi qualcosa di più versatile, ci sono i ventilatori mobili, come quelli a piantana, a torre o da tavolo , che puoi facilmente spostare da una stanza all’altra. Per un uso più personale o da scrivania, ci sono anche i modelli portatili a batteria o USB . Infine, se desideri un effetto rinfrescante simile a quello dell’aria condizionata, potresti considerare un ventilatore nebulizzatore o evaporativo , che utilizz...

I rischi di staccare il contacalorie per risparmiare sulle bollette

 


Mai come quest'anno il meteo è fondamentale per la tenuta dell’economia. Il freddo e la neve di questo inverno stanno provocando un aumento dei consumi energetici e conseguenti incrementi dei costi. Staccare il contacalorie per risparmiare sulle bollette: questa è l'ultima frontiera dei furbetti dei termosifoni. «Tanto chi mi controlla? Se lo stacco, è come se non consumassi». Il contabilizzatore di calore, questo è il nome tecnico, è uno strumento che, applicato sulla superficie del radiatore, riesce a registrare il reale consumo energetico, permettendo all’unità immobiliare collegata a un impianto centralizzato di pagare sul reale consumo. Ad imporne l'uso il decreto legislativo 102/2014.

Quali sono le conseguenze giuridiche per i trasgressori? «Il condomino che nella sua abitazione rimuove il contacalorie rende impossibile una corretta ripartizione delle spese». spiega l’avvocato penalista Marcello Bana, partner dello Studio Bana. Nel caso in cui non fosse possibile risalire ai reali consumi, il condominio può intervenire effettuando l’addebito dell’anno precedente o ricorrendo al metodo dei millesimi.

L'avvocato spiega inoltre a quali rischi penali vanno incontro i furbetti. «Si potrebbe ipotizzare a suo carico, quantomeno sotto il profilo del tentativo, il reato di furto previsto dell’art. 624 del codice penale, che sanziona con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e la multa da 164 a 516 euro “chiunque si impossessa della cosa mobile altrui, sottraendola a chi la detiene, al fine di trarne profitto”», prosegue il legale. Il comma due dell’articolo citato considera “cosa mobile” ogni tipo di energia che abbia valore economico. 

Nel caso in cui il contacalorie venisse rotto di proposito, quali le conseguenze? «In questo caso potrebbe essere contestata la circostanza aggravante di cui al secondo comma dell’art. 625 codice penale, che comporta un aumento di pena da 2 a 6 anni e la multa da 927 a 1500 euro».

Infine, ci si chiede "Chi può controllare?" «Generalmente il controllo è in mano all'amministratore o ad un soggetto da lui delegato», spiega l'avvocato. E quali sono gli strumenti per intervenire? «L'assemblea condominiale deve deliberare, quale persona offesa, l'eventuale querela a carico del condomino (nel caso di reato aggravato sarà sufficiente la denuncia da parte dell'amministratore essendo il reato perseguibile d'ufficio)» conclude Bana.

 

 

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