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Vuoi vendere qualcosa online? attenzione alla truffa del finto corriere

Può capitare di ritrovarsi a vendere online qualche nostro oggetto che non ci serva più. Di norma non è un'operazione troppo complessa grazie ai vari marketplace esistenti, eppure, bisogna stare molto attenti alle innumerevoli truffe che vengono messe in atto. Una delle ultime trovate è " la truffa del corriere ", una truffa abbastanza articolata che inizia con il messaggio di un'acquirente da subito interessato al prodotto e pronto a comprarlo . L'acquirente però, per diversi motivi inventati, propone il pagamento tramite corriere ovvero che quando il corriere viene a ritirare il pacco con il prodotto vi consegnerà una busta con l'ammontare pattuito . Ovviamente i corrieri non offrono questo servizio quindi stiamo parlando di una truffa. In caso dovessimo accettare possono nascere diverse truffe La richiesta di una caparra per far venire il corriere tramite un sito facksimile a quello reale della compagnia. Ovviamente in questo caso non verrà mai nessuno

“Vogliamo crescere in modo sostenibile”: Decathlon cambia nome in Nolhtaced

 

 

La sostenibilità è una delle tematiche principali e più discusse degli ultimi tempi: un sondaggio di Google ha rilevato che ben il 31% delle persone pensa che, nello shopping, il fattore sostenibilità sia da preferire al design e allo stile. Di conseguenza, i brand e le aziende sono alla costante ricerca di soluzioni sempre più sostenibili.

In particolare, Decathlon, il colosso francese che riunisce sotto il proprio marchio oltre 1500 negozi di articoli sportivi, ha lanciato una spassosa ma significativa iniziativa: la sua storica insegna cambia in Nolhtaced, ossia la scritta Decathlon al contrario, in tre punti vendita in Belgio, sui social media e sul sito web.

L’obiettivo è nobilissimo: dimostrare il proprio contributo alla sostenibilità ambientale e promuovere il concetto di “reverse shopping”, consentendo ai clienti di rivendere articoli sportivi, vecchi o usati, per ottenere un buono sconto sui loro acquisti futuri. Il buono ha una durata di due anni, mentre i prodotti troppo usurati che non possono essere rivenduti, saranno comunque lasciati gratuitamente in negozio e Nolhtaced provvederà al loro corretto smaltimento.

«Il nostro modello di consumo deve cambiare: dobbiamo acquistare meno prodotti nuovi e rivendere, riparare o noleggiare di più. Anche i consumatori stanno iniziando a guardare le cose in modo diverso», ha dichiarato Joeri Moons, responsabile della sostenibilità Nolhtaced in Belgio.

Questa iniziativa sembra aver avuto un grande successo: degli oltre 40.000 articoli sportivi di seconda mano che la catena propone nei suoi punti vendita, circa l’80% sono stati venduti. «A prima vista, questo cambio di nome in Nolhtaced può sembrare una trovata di marketing, ma il nostro obiettivo è far conoscere il nostro servizio di riacquisto al pubblico più ampio possibile e quindi riutilizzare il maggior numero possibile di articoli, abbassare i prezzi dell’usato e aumentare il potere d'acquisto», ha affermato Arnaud De Coster, responsabile del settore usato per il Belgio a Brussels Times.

 

 

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