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Vuoi vendere qualcosa online? attenzione alla truffa del finto corriere

Può capitare di ritrovarsi a vendere online qualche nostro oggetto che non ci serva più. Di norma non è un'operazione troppo complessa grazie ai vari marketplace esistenti, eppure, bisogna stare molto attenti alle innumerevoli truffe che vengono messe in atto. Una delle ultime trovate è " la truffa del corriere ", una truffa abbastanza articolata che inizia con il messaggio di un'acquirente da subito interessato al prodotto e pronto a comprarlo . L'acquirente però, per diversi motivi inventati, propone il pagamento tramite corriere ovvero che quando il corriere viene a ritirare il pacco con il prodotto vi consegnerà una busta con l'ammontare pattuito . Ovviamente i corrieri non offrono questo servizio quindi stiamo parlando di una truffa. In caso dovessimo accettare possono nascere diverse truffe La richiesta di una caparra per far venire il corriere tramite un sito facksimile a quello reale della compagnia. Ovviamente in questo caso non verrà mai nessuno

Le abitudini dei consumatori, lo studio di Teleperformance

Lo studio delle abitudini dei consumatori e la relazione con il brand oggi. Sono queste due delle attività principali di Teleperformance, la multinazionale francese che fornisce servizi di assistenza tecnica, informatica, social media e customer service; attività che porta avanti da oltre 40 anni.

“Da più di 40 anni aiutiamo le grandi aziende nella gestione delle esperienze dei loro clienti finali – sottolinea Marina Bersigotti, Sales Marketing Manager Teleperformance Italy Group -. Lo facciamo con estrema accuratezza. Per questo abbiamo creato anche un centro di ricerca interno che ogni anno studia gli abitudini dei consumatori e il modo di interfacciarsi con i brand a cui sono fedeli”.

Ogni anno teleperformance studia i desideri dei consumatori, mappando anche il grado di soddisfazione.

“È emerso che le nuove generazioni, in particolare la generazione Zed e quella dei Millennials – prosegue Bersigotti – preferiscono dei canali di interazione asincroni. Parliamo quindi di chatbot e instant messeging mentre le generazioni più grandi prediligono ancora il canale voce, che comunque resta il canale prioritario per tutte le generazioni”.

Si evidenzia, inoltre, una correlazione tra grado di soddisfazione nell’assistenza ai clienti e fidelizzazione. “Il suggerimento alle aziende è di non tralasciare l’esperienza del consumatore con il servizio clienti, anzi investire in questa. Investire sembra solo un’uscita di denaro, in realtà bisogna valutare il ritorno, ovvero l’acquisizione, proprio per vendere di più all’interno dell’interazione”.

Che si tratti di clienti o di collaboratori, dunque, l’attenzione ai bisogni della persona rimane centrale.

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