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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

Consumatori green sotto la lente dei ricercatori


I “consumatori sostenibili” in Italia destano sempre più l’interesse delle aziende e dei centri studi, che vogliono comprendere come si comportano. Si inserisce proprio in questo trend la “Sustainable Consumer Research” di Sap.

«Il gruppo di interesse che sta evolvendo più velocemente è il consumatore green. Potremmo essere convinti di sapere chi sia, cosa sta pensando e dove viva… e potremmo sbagliarci», spiega Carlos Diaz, Chief Sustainability Officer, Svp Emea South di Sap. 
«Ogni anno realizziamo la Sustainable Consumer Research per conoscere ciò che i clienti dei nostri clienti desiderano. I consumatori green stanno definendo le nuove regole di mercato, rappresentano un nuovo punto di riferimento perché definiscono quali aziende sopravvivono e quali prosperano. Comprendere le tendenze del mercato della sostenibilità è essenziale per gestire un’organizzazione sostenibile e intelligente. Le aziende che padroneggiano queste tendenze possono rendere la sostenibilità redditizia e il profitto sostenibile».

La ricerca monitora come si comportano i consumatori italiani quando devono decidere acquisti per la propria famiglia o per sé stessi su cibo e beni di consumo, moda, servizi finanziari e bancari, servizi di pubblica utilità, e viaggi. Nello specifico, lo studio indaga le caratteristiche dei “consumatori sostenibili”.

Ne esce l’identikit di un consumatore maggiormente orientato all’acquisto di prodotti e servizi green, che tende a essere più preoccupato per le questioni di sostenibilità ambientale e sociale, attribuisce maggiore importanza alla conformità normativa e alla governance aziendale e ama interagire con brand trasparenti.

L’attenzione a problematiche sociali e ambientali influenza positivamente il consumatore sostenibile e ne guida le scelte. Inoltre, rispetto ad altri consumatori, questo cluster pone maggior attenzione alla propria impronta di CO2 e giudica più importanti il rispetto delle norme e la corporate governance come garanzia dell’impegno di un’impresa ad assumere comportamenti etici e responsabili.

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