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Yogurt e cremosi dal Cilento certificati in blockchain
Arrivano dal Cilento gli yogurt e i cremosi al latte di bufala dell’azienda agricola San Salvatore, certificati in blockchain.
L’innovativo progetto, realizzato in collaborazione con Authentico, startup specializzata nella tutela e promozione del Made in Italy, consentirà ai consumatori di controllare tutti i passaggi della filiera. Infatti basterà scansionare il QR-code di ogni vasetto per ottenere tutte le informazioni sui diversi step del processo produttivo, dall’allevamento delle Bufale al confezionamento.
La certificazione è un modo per raccontare il processo produttivo della filiera chiusa che caratterizza tutti i prodotti dell’azienda agricola San Salvatore e per differenziarsi sul mercato, offrendo ai consumatori il valore aggiunto della trasparenza.
I foraggi delle bufale, da cui tutto inizia, sono in gran parte coltivati su terreni di proprietà che vengono arricchiti con semi di lino ricchi di Omega 3 per migliorare il benessere dell’animale e al fine di ottenere un latte di qualità superiore. Questo, entro massimo 24 ore, viene trasformato in yogurt con la sola aggiunta di fermenti lattici, confetture di produzione dell’azienda agricola o preparati a base di frutta, o in cremosi, tramite la miscelazione con panna, vaniglia, cacao o caffè.
«Il nostro obiettivo è certificare la filiera chiusa - spiega Antonello Ricco, Ceo de La Dispensa di San Salvatore - in un solo vasetto abbiamo racchiuso tutta la bontà delle materie prime prodotte da noi a chilometro zero, ma stiamo lavorando anche ad altri progetti che rappresentano il perfetto connubio tra artigianalità e tecnologie industriali all’avanguardia. L’adozione della blockchain è nella direzione di offrire ai nostri clienti la massima trasparenza sulla filiera chiusa e il vero chilometro 0 e sull’ecosostenibilità sia in termini di autosufficienza energetica, che tramite una politica aziendale plastic free.
«La certificazione in blockchain dello yogurt apre nuovi scenari nel mondo lattiero-caseario su cui gli italiani chiedono sempre maggiore trasparenza - spiega Pino Coletti, Ceo di Authentico ed esperto di blockchain - Questi prodotti meritano di essere raccontati in un modo innovativo e vanno protetti dalle imitazioni.
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