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Guida all'acquisto di prodotti ricondizionati

I prodotti ricondizionati rappresentano un'opzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale. Tuttavia, la qualità e le garanzie possono variare notevolmente tra i diversi rivenditori. Garanzie e politiche di reso La normativa europea stabilisce che i prodotti ricondizionati devono essere coperti da almeno 24 mesi di garanzia legale , ma alcuni rivenditori possono offrire garanzie più brevi (12 mesi). Nei marketplace, la responsabilità per garanzia e reso può ricadere sul venditore terzo , complicando talvolta il processo per il consumatore con tempi lunghi e procedure poco lineari. Tutti devono garantire inoltre il diritto di recesso  minimo di 14 giorni . Dove comprare prodotti ricondizionati Il mercato dei ricondizionati è molto variegato e include: Catene di elettronica : come MediaWorld e Unieuro. Marketplace online : come Amazon ed eBay. Rivenditori specializzati : come Swappie e Refurbed. MediaWorld offre ricondizionati con 24 mesi di garanzia e un period...

Spreco alimentare, consapevolezza consumatori è al 72%

Il 72% dei consumatori è oggi consapevole dei propri sprechi alimentari, rispetto al 33% registrato prima del 2020.

È quanto emerge dall'ultimo report del Capgemini Research Institute, dal titolo "Reflect. Rethink. Reconsider. Why food waste is everybody's problem"che ha coinvolto un campione di 10.000 consumatori e dirigenti di 1.000 organizzazioni attive nel settore della produzione e commercializzazione di prodotti alimentari. Lo studio di Capgemini (realtà che lavora a supportare le aziende nel loro percorso di trasformazione digitale e di business facendo leva sulla tecnologia) registra che oltre il 90% dei consumatori preferisce marchi che si impegnano a ridurre gli sprechi alimentari, mentre il 60% dei consumatori si sente in colpa se spreca cibo. Il 61% desidera un impegno maggiore da parte di rivenditori e aziende. 

Secondo il report i consumatori stanno già cercando nuovi modi per ridurre i propri sprechi alimentari: rispetto allo scorso anno, è stato infatti registrato un incremento dell'80% delle ricerche sui social media relative a metodi per allungare la durabilità dei prodotti alimentari, risparmio sui costi (56%) e preoccupazioni legate alla fame nel mondo (52%) e al cambiamento climatico (51%). Gli analisti segnalano che i consumatori ritengono inoltre di essere troppo spesso abbandonati a loro stessi per quanto riguarda la riduzione degli sprechi alimentari. 

In particolare per l'aumento della durabilità del cibo per il consumo domestico, due terzi (67%) affermano di rivolgersi a fonti esterne per ottenere informazioni (amici, familiari, influencer e social media), mentre un terzo (33%) afferma di riceverle da confezioni, pubblicità o campagne gestite da produttori e rivenditori di generi alimentari. il 60% delle organizzazioni sostiene di supportare i consumatori nella comprensione di termini come "da consumarsi preferibilmente entro", "da consumarsi entro" e "data di scadenza", ma solo il 39% degli intervistati si ritiene soddisfatto della chiarezza di tali informazioni.


Fonte: ANSA

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