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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

Istat. Confcommercio: «Quadro incerto e contraddittorio»

 



«Quadro caratterizzato da incertezza e contraddizioni, in cui si combinano segnali di debole ottimismo da parte degli imprenditori, soprattutto dei servizi, a fronte di una marcata contrazione del sentiment delle famiglia». È il commento dell'Ufficio Studi di Confcommercio ai dati Istat del 24 giugno scorso. 

«L'impatto della dinamica dei prezzi su aspettative e atteggiamenti dei consumatori - sottolinea - non può che farsi sentire in misura progressiva e crescente. I tempi di trasmissione degli impulsi dai costi delle importazioni ai prezzi dei beni e servizi finali sono coerenti con quelli del deterioramento della fiducia delle famiglie, fenomeno da leggere anche nelle indicazioni discordanti tra le attese di aumento dei prezzi, i timori per l'occupazione e le dichiarate crescenti opportunità di risparmio. Non si può escludere che questi orientamenti preludano a comportamenti molto più prudenti verso i consumi, con la conseguenza di rendere più complicata, nei prossimi mesi, la buona tenuta dell'economia registrata nella prima parte dell'anno in corso, nonostante che i servizi di mercato, come racconta il clima di fiducia delle imprese, mostrino una buona intonazione attuale e prospettica», conclude Confcommercio.

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