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Prezzi energia in calo: opportunità per i consumatori

Ad agosto 2025, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) dell’energia elettrica si è posizionato attorno a 0,109 €/kWh , mostrando un leggero calo rispetto a luglio. All'inizio di settembre, il valore ha fatto un piccolo balzo a 0,111 €/kWh, rimanendo comunque inferiore rispetto allo stesso periodo del 2024, con una diminuzione annuale del 3,8%. Anche il gas naturale ha registrato tendenze positive: il prezzo sul Punto di Scambio Virtuale (PSV) è sceso a 0,3925 €/Smc, con un abbassamento del 6% rispetto a luglio. Opportunità per famiglie e imprese La diminuzione dei prezzi all’ingrosso si riflette nelle offerte del mercato libero, dove molti fornitori stanno presentando tariffe fisse o indicizzate più vantaggiose rispetto ai valori medi . È quindi un ottimo momento per rivedere le proprie condizioni contrattuali, così da poter bloccare tariffe più convenienti in vista dell’inverno. Oltre il prezzo: cosa valutare Come evidenziato da Consumerismo, la scelta del fornitore non dovrebbe basarsi ...

Rincari beni alimentari, volano i prezzi


 

Il caro energia alimentato dalla guerra colpisce ancora i prezzi dei generi alimentari, aumentati in alcuni casi addirittura a doppia cifra. In testa ci sono gli olii di semi – soprattutto di girasole – che a marzo hanno visto il costo crescere del 23,3%. Colpa della guerra in Ucraina, uno dei principali Paesi produttori ed esportatori di questi beni. Aumenti considerevoli anche per la verdura fresca (+ 17,8%), seguita dal burro, che registra un +17,4% e dalla pasta (+13%).
Incremento del +5,8% per il pane e la città che nell’ultimo mese registra i rincari più elevati è Terni, con i prezzi medi che rispetto al mese precedente salgano del +9,9%, da 2,22 euro al kg a 2,44 euro.

Aumento a doppia cifra anche per frutti di mare (+10,8%) e farina (+10%). Tra i dieci prodotti alimentari più colpiti dai rincari Coldiretti, Confederazione Nazionale Coltivatori Diretti, individua anche carne di pollo (+8,4%), frutta fresca (+8,1%), pesce fresco (+7,6%) e gelati (+6,2%).

«Incrementi dei prezzi che non possono essere giustificati solo dal caro-bollette o dalle tensioni sui listini delle materie prime, e che rischiano di nascondere speculazioni sulla pelle dei consumatori, interessando beni primari come pane e pasta largamente consumati dagli italiani», afferma Furio Truzzi, il presidente di Assoutenti (Associazione Nazionale Utenti Servizi Pubblici).

L’emergenza dei prezzi ha portato per la prima volta in Italia tutte le associazioni dei consumatori iscritte al CNCU ad unirsi in una Assemblea generale indetta per il prossimo 6 aprile e finalizzata a presentare al Governo un pacchetto di misure contro i rincari di alimentari, carburanti e bollette energetiche, e chiedere alla politica maggiore attenzione verso la situazione di crisi in cui versano oggi gli utenti.

 

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