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Costi aggiuntivi al ristorante: sono legali?

Andare al ristorante è un'esperienza che dovrebbe essere piacevole, ma può capitare di trovarsi davanti a costi aggiuntivi inaspettati. Alcuni ristoranti applicano sovrapprezzi per servizi come il coperto, l’acqua in bottiglia o persino il servizio al tavolo. È legale applicare questi costi? La risposta varia a seconda delle normative regionali e delle condizioni specificate nel menu. Tuttavia, la regola principale è che il cliente deve essere informato in modo trasparente dei costi prima di effettuare l’ordine. Il ruolo del menu e della trasparenza Secondo la normativa italiana, i ristoranti devono esporre in modo chiaro i prezzi dei piatti e dei servizi offerti. Questo include qualsiasi eventuale costo extra, come il coperto o il servizio. Se il cliente non è avvisato chiaramente , tali costi potrebbero essere considerati ingiustificati e il cliente avrebbe il diritto di contestarli. È quindi fondamentale che il menu sia preciso e trasparente , senza ambiguità, così da evitare

Giunta Campania: tra i provvedimenti voucher per ipovedenti e iniziative per consumatori


 

Ben tre provvedimenti sono stati approvati oggi dalla Giunta regionale della Campania riguardo il rientro di rifiuti dalla Tunisia, un voucher per non vedenti ed ipovedenti e iniziative per i consumatori.

Riguardo l'ultima novità, Palazzo Santa Lucia ha approvato il progetto “Sportelli per i consumatori in Regione Campania” che, come suggerisce il nome, prevede la presenza di questi centri di supporto operativo che garantiscano garantire assistenza, informazione e educazione sull’esercizio dei diritti e delle opportunità previste da disposizioni regionali, nazionali ed europee.

La seconda iniziativa riguarda l'approvazione di voucher specifici per i disabili non vedenti e ipovedenti, idea rientrante nel progetto Catalogo regionale relativo ai Percorsi Formativi Accessibili (P.F.A.), che ha come obiettivo l'accrescimento delle competenze professionali dei disabili.

Infine, circa il rientro dei rifiuti in Tunisia, è stato stretto un accordo con la Provincia di Salerno che prevede «che i container saranno prelevati dal porto di Salerno e trasportati nell’area militare di Persano, ove saranno stoccati per un periodo strettamente necessario alle operazioni di analisi, in vista del loro trasferimento presso impianti di trattamento finale fuori regione».

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