Passa ai contenuti principali

In primo piano

Vuoi vendere qualcosa online? attenzione alla truffa del finto corriere

Può capitare di ritrovarsi a vendere online qualche nostro oggetto che non ci serva più. Di norma non è un'operazione troppo complessa grazie ai vari marketplace esistenti, eppure, bisogna stare molto attenti alle innumerevoli truffe che vengono messe in atto. Una delle ultime trovate è " la truffa del corriere ", una truffa abbastanza articolata che inizia con il messaggio di un'acquirente da subito interessato al prodotto e pronto a comprarlo . L'acquirente però, per diversi motivi inventati, propone il pagamento tramite corriere ovvero che quando il corriere viene a ritirare il pacco con il prodotto vi consegnerà una busta con l'ammontare pattuito . Ovviamente i corrieri non offrono questo servizio quindi stiamo parlando di una truffa. In caso dovessimo accettare possono nascere diverse truffe La richiesta di una caparra per far venire il corriere tramite un sito facksimile a quello reale della compagnia. Ovviamente in questo caso non verrà mai nessuno

Spesa online, dati nutrizionali e lista ingredienti non presenti: i rischi per il consumatore



Comprare prodotti online è la moda dell'ultimo decennio. 

Che siano libri o prodotti tecnologici su Amazon o vestiti su Zalando la questione è la stessa: le persone preferiscono un modo "rapido" per acquistare i prodotti, un modo che eviti la fila nei negozi o l'inconveniente di non trovare l'articolo cercato sugli scaffali.

La novità delle novità, però, vede anche una nuova forma di shopping online e riguarda la comunissima spesa al supermercato. Sempre più supermarket, infatti, propongono come servizio la possibilità di scegliere i prodotti (freschi e non) dalla propria applicazione e farseli portare comodamente nella propria abitazione, con un piccolo costo aggiuntivo per la consegna.

E se non c'è niente di male per quanto riguarda gli articoli non culinari, non si può dire lo stesso per i prodotti che finiscono nella nostra tavola. 

Alcuni ricercatori della NYU School of Global Public hanno pubblicato su Public Health Nutrition un
o studio che rivela che su 10 principali prodotti confezionati venduti attraverso 9 rivenditori online nel 2021, dati nutrizionali e le liste degli ingredienti non erano presenti per quasi l’11% dei prodotti e, in più, il 63% degli alimenti non ha rivelato la presenza di allergeni alimentari comuni.

Evento gravissimo, visto che porzioni, calorie, zuccheri aggiunti, allergeni, ingredienti e valori giornalieri di sodio, zucchero, carboidrati, grassi e proteine devono essere sempre presenti e a disposizione per il consumatore proprio per proteggere lo stesso da eventuali rischi.

Dariush Mozaffarian, preside della Friedman School e autore senior dello studio ha commentato dicendo: «il nostro studio mostra che l’ambiente della spesa alimentare online oggi è un po’ un ‘selvaggio West’, con una fornitura incompleta e incoerente delle informazioni nutrizionali richieste ai consumatori. Gli acquisti online continueranno a crescere e questo crea un’eccellente opportunità per influenzare positivamente i consumatori a fare scelte sane e sicure. Dobbiamo sfruttare questa opportunità per aiutare a fare progressi contro la crisi sanitaria correlata alla nutrizione in questo paese».

Commenti

Post più popolari