Passa ai contenuti principali

In primo piano

Guida all'acquisto di prodotti ricondizionati

I prodotti ricondizionati rappresentano un'opzione vantaggiosa sia dal punto di vista economico che ambientale. Tuttavia, la qualità e le garanzie possono variare notevolmente tra i diversi rivenditori. Garanzie e politiche di reso La normativa europea stabilisce che i prodotti ricondizionati devono essere coperti da almeno 24 mesi di garanzia legale , ma alcuni rivenditori possono offrire garanzie più brevi (12 mesi). Nei marketplace, la responsabilità per garanzia e reso può ricadere sul venditore terzo , complicando talvolta il processo per il consumatore con tempi lunghi e procedure poco lineari. Tutti devono garantire inoltre il diritto di recesso  minimo di 14 giorni . Dove comprare prodotti ricondizionati Il mercato dei ricondizionati è molto variegato e include: Catene di elettronica : come MediaWorld e Unieuro. Marketplace online : come Amazon ed eBay. Rivenditori specializzati : come Swappie e Refurbed. MediaWorld offre ricondizionati con 24 mesi di garanzia e un period...

Spesa online, dati nutrizionali e lista ingredienti non presenti: i rischi per il consumatore



Comprare prodotti online è la moda dell'ultimo decennio. 

Che siano libri o prodotti tecnologici su Amazon o vestiti su Zalando la questione è la stessa: le persone preferiscono un modo "rapido" per acquistare i prodotti, un modo che eviti la fila nei negozi o l'inconveniente di non trovare l'articolo cercato sugli scaffali.

La novità delle novità, però, vede anche una nuova forma di shopping online e riguarda la comunissima spesa al supermercato. Sempre più supermarket, infatti, propongono come servizio la possibilità di scegliere i prodotti (freschi e non) dalla propria applicazione e farseli portare comodamente nella propria abitazione, con un piccolo costo aggiuntivo per la consegna.

E se non c'è niente di male per quanto riguarda gli articoli non culinari, non si può dire lo stesso per i prodotti che finiscono nella nostra tavola. 

Alcuni ricercatori della NYU School of Global Public hanno pubblicato su Public Health Nutrition un
o studio che rivela che su 10 principali prodotti confezionati venduti attraverso 9 rivenditori online nel 2021, dati nutrizionali e le liste degli ingredienti non erano presenti per quasi l’11% dei prodotti e, in più, il 63% degli alimenti non ha rivelato la presenza di allergeni alimentari comuni.

Evento gravissimo, visto che porzioni, calorie, zuccheri aggiunti, allergeni, ingredienti e valori giornalieri di sodio, zucchero, carboidrati, grassi e proteine devono essere sempre presenti e a disposizione per il consumatore proprio per proteggere lo stesso da eventuali rischi.

Dariush Mozaffarian, preside della Friedman School e autore senior dello studio ha commentato dicendo: «il nostro studio mostra che l’ambiente della spesa alimentare online oggi è un po’ un ‘selvaggio West’, con una fornitura incompleta e incoerente delle informazioni nutrizionali richieste ai consumatori. Gli acquisti online continueranno a crescere e questo crea un’eccellente opportunità per influenzare positivamente i consumatori a fare scelte sane e sicure. Dobbiamo sfruttare questa opportunità per aiutare a fare progressi contro la crisi sanitaria correlata alla nutrizione in questo paese».

Commenti