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Vuoi vendere qualcosa online? attenzione alla truffa del finto corriere

Può capitare di ritrovarsi a vendere online qualche nostro oggetto che non ci serva più. Di norma non è un'operazione troppo complessa grazie ai vari marketplace esistenti, eppure, bisogna stare molto attenti alle innumerevoli truffe che vengono messe in atto. Una delle ultime trovate è " la truffa del corriere ", una truffa abbastanza articolata che inizia con il messaggio di un'acquirente da subito interessato al prodotto e pronto a comprarlo . L'acquirente però, per diversi motivi inventati, propone il pagamento tramite corriere ovvero che quando il corriere viene a ritirare il pacco con il prodotto vi consegnerà una busta con l'ammontare pattuito . Ovviamente i corrieri non offrono questo servizio quindi stiamo parlando di una truffa. In caso dovessimo accettare possono nascere diverse truffe La richiesta di una caparra per far venire il corriere tramite un sito facksimile a quello reale della compagnia. Ovviamente in questo caso non verrà mai nessuno

Amazon, multa dell'Antitrust da 1 milione di euro


L'azienda è accusata di avere abusato della propria posizione dominante nei servizi di gestione e spedizione degli ordini online.


L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) multa diverse società controllate da Amazon in Italia per 1 miliardo e 128 milioni di euro per abuso di una posizione dominante nei servizi di logistica per e-commerce. La sanzione è tra le più alte mai emesse dall’Antitrust per un’azienda attiva nel settore tecnologico.


L’AGCM ritiene che Amazon detenga «una posizione di assoluta dominanza nel mercato italiano dei servizi di intermediazione su marketplace, che le ha consentito di favorire il proprio servizio di logistica, danneggiando i propri concorrenti sul mercato».


Amazon attraverso l’opzione "Prime" - a cui si accede con il pagamento di un abbonamento annuo - consente ai clienti di ricevere le consegne gratuitamente. Le aziende che vendono su Amazon possono scegliere di aderire a questa opzione, ottenendo maggiore visibilità sul sito e opportunità di vendita, grazie al fatto che i loro clienti non dovranno pagare le spese di spedizione.


Secondo l’Autorità, come conseguenza dell’abuso non sono stati danneggiati soltanto gli operatori concorrenti di Amazon nella logistica per e-commerce: servizi per organizzare e gestire le spedizioni, ma anche siti per la vendita di prodotti online concorrenti. Infatti, i venditori che usufruiscono dei servizi di Amazon sono stati «scoraggiati dall’offrire i propri prodotti su altre piattaforme online» perlomeno con la stessa ampiezza nell’offerta di prodotti venduti.


Nel dare comunicazione delle nuove sanzioni, l’Antitrust ha specificato di aver imposto ad Amazon «misure comportamentali» che un’apposita commissione di controllo sottoporrà a verifica. 


Amazon critica la decisione dell'AGCM e annuncia di voler procedere con la presentazione di un ricorso. «Più della metà di tutte le vendite annuali su Amazon in Italia sono generate da piccole e medie imprese, e il loro successo è al centro del nostro modello economico. Le piccole e medie imprese hanno molteplici canali per vendere i loro prodotti sia online che offline: Amazon è solo una di queste opzioni», precisa l’azienda.  


A fine novembre l’Autorità aveva multato Amazon e Apple per oltre 200 milioni di euro complessivi, a conclusione di un’istruttoria riguardante un accordo stipulato tra le due società il 31 ottobre del 2018. L’accordo violava le regole sulla concorrenza: stabiliva che sulla piattaforma di commercio elettronico Amazon.it i prodotti a marchio Apple e Beats potessero essere distribuiti solo da Amazon e da alcuni rivenditori selezionati, escludendo la maggior parte degli altri, ufficiali e non ufficiali. 

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