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Creme alla nocciola: la classifica Altroconsumo 2025

Non tutte le creme spalmabili alla nocciola sono create uguali. Le differenze principali riguardano la percentuale di nocciole, la presenza di oli vegetali e l’uso di ingredienti di origine animale. La quantità di nocciole può variare dal 12% al 45%, ma ci sono anche creme che contengono il 100% di nocciole, ricche di grassi “buoni” e con meno zuccheri. Gli oli più comuni sono quello di palma (che non è il più salutare) e di girasole (più leggero). Alcune creme sono vegane, quindi prive di latte, rendendole adatte anche a chi è intollerante al lattosio. I consigli di Altroconsumo Altroconsumo consiglia di optare per: Creme senza grassi o oli vegetali aggiunti , o con olio di girasole. Prodotti con alta percentuale di nocciole e cacao. Marche che specificano l’origine delle nocciole, un segno di trasparenza. I parametri di valutazione dei prodotti Le creme sono state valutate su tre criteri: Composizione (50%): ingredienti, valori nutrizionali, quantità di nocciole. Assaggio anonimo (4...

Boom di acquisti bio

 



Le vendite alimentari Bio sono aumentate sul mercato interno italiano (4,5 miliardi di euro, +234% rispetto al 2008) e anche su quello internazionale: 2,9 miliardi di euro il valore dell'export bio italiano sui mercati esteri (+671% rispetto al 2008). E rispetto al 2020 si è registrata un’ulteriore crescita del +5%.

L’89% delle famiglie italiane, infatti, nel 2021 ha avuto almeno un’occasione di acquisto di prodotti bio; nel 2012 la percentuale era di poco sopra il 50%: in 9 anni il numero di famiglie acquirenti di prodotti biologici è aumentato di circa 10 milioni.

Questo incremento certifica la crescente fiducia da parte dei consumatori nel biologico e la loro attenzione ai valori di eticità e di sostenibilità ambientale, privilegiando tra i criteri di scelta delle materie prime l’origine italiana o ancor meglio locale.

Per sostenere il settore biologico italiano FederBio Servizi e Nomisma Digital lanciano il progetto e-BIO, una piattaforma di servizi in grado di rispondere a 360° alle esigenze di sviluppo degli strumenti e delle strategie di e-commerce delle aziende biologiche.

«Supportare il sistema agroalimentare italiano e tutti i suoi attori per cogliere a pieno le opportunità di sviluppo delle produzioni biologiche è la nostra mission. In questo, l’eCommerce dei prodotti bio e la crescita esponenziale della domanda e delle aspettative dei consumatori, rappresenta una sfida nella sfida, probabilmente una delle più interessanti che abbiamo davanti», commenta Nicola Stanzani, direttore di FederBio Servizi.

«L’emergenza Covid ha imposto nuovi paradigmi – afferma Silvia Zucconi, Responsabile Market Intelligence Nomisma – Certamente il forte impatto sui processi di digitalizzazione dei comportamenti, dei processi d’acquisto dei clienti e dei modelli di business delle aziende è uno dei fattori di maggiore portata. Anche per il bio il canale e-commerce diventa un asset sempre più strategico: il trend positivo continuerà anche nei prossimi anni considerata la progressiva crescita degli acquirenti on line e le caratteristiche del profilo del consumatore bio. La transizione digitale delle imprese agroalimentari diventa così un asset imprescindibile».







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